Repubblica Ceca: votata la legge che introduce il DRS

Il governo della Repubblica Ceca ha approvato un emendamento alla Legge sugli imballaggi che introduce un sistema di deposito cauzionale per bottiglie in PET e lattine di metallo. L’obiettivo è di aumentare il tasso di riciclo in un processo a ciclo chiuso e ridurre la quantità di rifiuti da imballaggio dispersi in natura

Il Ministero dell’Ambiente (MŽP) Petr Hladík aveva già presentato a grandi linee le caratteristiche del futuro sistema di deposito per le bottiglie in PET e le lattine che avrebbe potuto essere lanciato a partire dalla metà del 2025.

Tuttavia i conflitti emersi successivamente con alcuni ministeri e in generale con le associazioni degli Enti Locali hanno ritardato di un anno la tabella di marcia prevista dal Ministro.
Secondo Hladík, ci sono diverse ragioni per introdurre un sistema di deposito. In primis perché imballaggi per bevande ma vadano a sicuro riciclo. Il ministro aveva già ricordato che le bottiglie in PET raccolte nei contenitori gialli vengono contaminate da altri imballaggi e non possono dare vita ad un riciclo di qualità a ciclo chiuso “bottle to bottle”, a discapito della circolarità.

Il Ministero si augura che questo progetto di legge possa essere licenziato in via definitiva dal Parlamento entro la fine dell’anno, in modo tale da entrare in vigore il 1° gennaio 2025 ed essere avviato un anno dopo.

Ogni anno, secondo i dati del Ministero dell’Ambiente, circa 1,8 miliardi di bottiglie in PET e 0,8 miliardi di lattine sono immessi sul mercato nella Repubblica Ceca. Di questi, una considerevole quantità sfugge alla raccolta differenziata: il 20% per le bottiglie in PET, e il 75% per le lattine.

Come precedentemente abbozzato il DRS dovrebbe applicarsi alle bevande analcoliche confezionate in bottiglie di plastica e lattine con un volume da 0,1 a 3 litri e per bevande con un contenuto alcolico sino al 15% . Bevande come il latte e i prodotti lattiero-caseari non saranno invece soggette al DRS.

Il Ministero dell’Ambiente ha proposto una cauzione di quattro corone ceche (circa 0,16 euro) e l’obbligo, per i rivenditori con superficie di vendita superiore ai 50 m2, e per le stazioni di servizio, di partecipare al sistema come punti di raccolta obbligatori previsti in oltre 11 mila postazioni nel Paese.

Nei comuni di piccole dimensioni, dove non ci fossero punti di raccolta obbligatori o volontari sarà il gestore del sistema a provvedere alla dotazione. Anche i rivenditori online dovranno partecipare applicando il deposito sui contenitori/bevande coperti dal sistema che commercializzano.

Aumento della qualità dei materiali riciclati e prevenzione del downcycling

La Repubblica Ceca si trova di molto al di sotto degli obiettivi di raccolta del 90% richiesti dall’Europa entro il 2029, sia per le bottiglie in plastica che per le lattine di metallo. un gap che secondo le stime del Ministero dell’Ambiente potrebbe essere colmato intercettando ogni anno circa 2,5 miliardi di bottiglie e lattine ogni anno attraverso il sistema di deposito.  

Secondo il Ministero, così come avvenuto in altri Paesi anche confinanti un DRS farebbe aumentare significativamente la qualità del riciclaggio con un processo di riciclo closed loop che previene il cosiddetto downcycling, (quando ad esempio le bottiglie in PET vanno ad alimentare l’industria tessile o le lattine l’industria automobilistica). Infatti, solamente i sistemi di raccolta selettiva per i contenitori di bevande consentono di realizzare cicli grazie all’alta qualità delle materie prime seconde raccolte.  

Le opposizioni al DRS

Tuttavia l’emendamento ha suscitato discussioni tra gli stakeholder, dai ministeri alle associazioni imprenditoriali e ai rappresentanti regionali. Ci sono stati oltre settecento commenti nella procedura di ascolto interministeriale degli stakeholder. Oltre alle questioni tecniche, molte riguardavano proprio il principio stesso del deposito.

Il Ministero dell’Ambiente ha presentato materiale al governo in conflitto con il Ministero dell’Industria e del Commercio, il Ministro per gli Affari Europei, l’Associazione delle Regioni, l’Associazione dei Comuni e delle Città, l’Associazione dei Governi Locali, l’Associazione dell’Industria e dei Trasporti o alcune regioni. Secondo il presidente dell’Associazione del commercio tradizionale ceco, il governo, avrebbe ignorato le raccomandazioni di numerose associazioni professionali ed esperti, tra cui rappresentanti del commercio.

“Ci sono ancora numerose contraddizioni; tuttavia, sono assolutamente pronto a cercare e discutere ampiamente i parametri di questo sistema nella Camera dei Deputati,” ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente Petr Hladík.

Ad esempio, il Ministero dell’Industria e diverse regioni hanno espresso preoccupazione riguardo all’impatto economico sugli imprenditori e sui comuni. I critici sostengono che l’introduzione di un sistema di deposito obbligatorio aumenterà i costi e complicherà l’attuale sistema di raccolta differenziata.

Secondo il Ministero dell’Ambiente, invece, la legge è progettata per non mettere in difficoltà l’attuale sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, ma piuttosto per integrarlo innovandolo.

Secondo Kristýna Havligerová, responsabile delle relazioni esterne per la proposta di un Sistema di Deposito Cauzionale, il DRS è l’unica via che può garantire la circolarità degli imballaggi per bevande: “È la chiave per trasformare una bottiglia o una lattina in un nuovo identico contenitore ed impedire uno spreco di risorse naturali riducendo così il consumo di energia fino al 95% e l’impronta di carbonio di questi imballaggi dell’80%“.

“Ciò rafforzerà la nostra sicurezza materiale e, come dimostra l’esperienza europea, ci libereremo anche dei contenitori di bevande gettati casualmente nella natura e nelle aree pubbliche di comuni e città”, ha aggiunto Havligerová.

Si attende ora l’esito della votazione del disegno di legge al vaglio del parlamento prevista per le prossime settimane.

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