Norvegia: il sistema cauzionale per bevande apre a nuovi prodotti, e a nuove prospettive

Il sistema di deposito cauzionale norvegese, considerato uno dei più efficaci e avanzati al mondo ha ampliato la sua portata includendo una tipologia di bevanda, quella degli integratori, solitamente non coperti dai sistemi cauzionali esistent. L’obiettivo di Infinitum, che gestisce il sistema in Norvegia, e dell’azienda produttrice, è aumentare i volumi di plastica da riciclare. I contenitori della linea Sana-Sol contribuiranno all’obiettivo con 16 tonnellate di plastica in più all’anno nel sistema cauzionale.

Le bottiglie di Sana-Sol – una linea di integratori molto popolare in Norvegia e sul mercato dal 1933 –saranno soggette d’ora in poi allo stesso deposito che vale per le bottiglie e le lattine di bevande. Due corone verranno quindi aggiunte al prezzo di vendita dei prodotti, per essere riscattate quando restituite dai consumatori presso i punti di raccolta. Una novità che non farà scalpore perché rientra nella consuetudine che il deposito cauzionale rappresenta per i norvegesi per i contenitori per bevande da oltre 25 anni.

Questa mossa, apparentemente di puro buon senso, potrebbe però portare però ad una rivoluzione nella gestione della raccolta degli imballaggi – sicuramente in Norvegia dove il processo è iniziato – aprendo le porte all’inclusione di altri prodotti un futuro non lontano. D’altronde Infinitum, che gestisce il DRS sin dal suo avvio, oltre 25 anni fa, dispone già della tecnologia necessaria a livello di infrastruttura informatica, di raccolta e di logistica.

E questo sembra essere il progetto di Infinitum, come ha commentato il suo CEO Kjell Olav Maldum, molto ottimista riguardo all’inclusione di ulteriori prodotti nel DRS, non lontana nel tempo : “Non abbiamo nulla di specifico in mente in questo momento, ma ci sono diverse altre categorie di prodotto che potrebbero entrare nel DRS per bevande ma, in prima istanza, possono essere prodotti che hanno acqua come ingrediente principale commercializzati in contenitori con forma simile ad una bottiglia per bevande“.

Tra i prodotti potenzialmente rilevanti ci sarebbero alcuni tipi di detergenti e gli oli alimentari azienda dispone già delle soluzioni logistiche, della tecnologia e delle macchine di deposito. Tuttavia, ci sono alcune sfide ancora da affrontare per arrivarci come ha spiegato Maldum : “La tecnologia, per questi tipi specifici di prodotti, non è ancora completamente pronta ed è ancora necessaria una gestione separata“.

Come ha spiegato Line Berg Dørum, Responsabile della Sostenibilità e dell’Innovazione di Orkla Health, l’iniziativa di portare le bottiglie di Sana-Sol nel sistema di deposito è stata presa dalla stessa azienda produttrice, per garantire che le circa 300.000 bottiglie di Sana-Sol vendute ogni anno venissero sicuramente intercettate e riciclate, rimettendo così in circolo circa 16 tonnellate di plastica annualmente per nuovi imballaggi e prodotti.
Grande soddisfazione è stata espressa dagli esperti del settore e dalle organizzazioni ambientali: Pernille Bonnevie Hansen, Vicepresidente dell’Associazione Norvegese per la Conservazione della Natura, e Stig Schjølset, di Zero, sono entrambi favorevoli all’inclusione di più prodotti confezionati in plastica nel sistema cauzionale. La Hansen evidenzia come il sistema di deposito, che rappresenta una lunga tradizione in Norvegia, offra maggiore chiarezza ai consumatori su cosa succeda agli imballaggi in plastica una volta restituiti rispetto ad un loro effettivo riciclo. I consumatori si pongono spesso domande sul reale riciclo delle altre tipologie di imballaggi in plastica che conferiscono nella raccolta differenziata domiciliare della plastica.

Un servizio di Presa Diretta: Mal di Plastica, ha raccontato nel 2023 del sistema norvegese nella parte dell’inchiesta riservata alle soluzioni per la crisi plastica. La giornalista Daniela Cipolloni è volata in Norvegia dove ha intervistato due famiglie italiane residenti in Norvegia e il Ceo di Infinitum , l’ente no profit costituito da produttori e rivenditori di bevande che gestisce e finanzia il sistema cauzionale. Le bottiglie in PET e le lattine per bevande vengono intercettate con una raccolta automatizzata tramite RVM (Reverse Vending Machine), mentre il 6% circa avviene manualmente. Il tasso di raccolta medio si aggira intorno al 93% dell’immesso al consumo. In Norvegia viene applicata una tassa sugli imballaggi monouso , piuttosto alta, che può essere evitata dai produttori solamente quando i loro imballaggi vengono intercettati al 95% (almeno) rispetto all’immesso al mercato.

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