Un Sistema di Deposito Cauzionale che prevede la restituzione degli imballaggi di bevande vuoti ai rivenditori in alternativa al bidone giallo della raccolta differenziata, l’obbligo per i commercianti di includere informazioni sulla riparazione dei prodotti e l’offerta di acqua gratuita e non confezionata nei luoghi pubblici, sono alcuni dei punti chiave della nuova legge sui rifiuti approvata in Spagna.
Nonostante godesse del solo sostegno di PSOE, Ciudadanos e dei gruppi baschi la nuova legge sui rifiuti e sui terreni contaminati per un’economia circolare (Ley de Residuos y Suelos Contaminados) è passata al Senato il 23 marzo al Senato e il 31 alla Camera, concludendo così il suo iter.
La legge spagnola che recepisce le direttive europee 2008/98/CE e 2019/904, (aggiornando l’attuale legislazione del 2011), fissa anche i termini entro i quali i Comuni dovranno effettuare la raccolta differenziata per i rifiuti organici (30 giugno 2022 per i comuni con più di 5.000 abitanti e 2024 per gli altri) e dei rifiuti tessili (entro il 2025). Stabilisce inoltre il nuovo obiettivo di riduzione dei rifiuti urbani: 13% al 2025 e 15% entro il 2030, sulla base dei volumi prodotti in peso nel 2010.
La misura vieterà anche la commercializzazione di prodotti di plastica monouso come tazze, piatti e posate, cannucce, bastoncini cotonati, aste per palloncini, così come contenitori per alimenti in polistirolo espanso, ecc. Si tratta di un divieto che avrebbe dovuto entrare in vigore già dal 3 luglio del 2021 qualora la Spagna avesse recepito puntualmente la direttiva europea SUP.
Un sistema di raccolta alternativo al conferimento nel contenitore giallo
La legge apre le porte a un nuovo modello di raccolta selettivo per gli imballaggi che è operativo in diversi paesi europei: il cosiddetto Deposit Return System (DRS). Qualora non si raggiungano gli obiettivi di raccolta previsti dalla legge : ovvero il 70% (in peso) delle bottiglie di plastica rispetto all’immesso al consumo nel 2023, dovrebbe essere imposto un DRS già a partire dal 2025 a livello nazionale.
Nella legge vengono indicati gli obiettivi per gli anni a seguire allineati agli obiettivi di raccolta vincolanti imposti per le bottiglie di plastica dalla direttiva SUP al 2025 e 2029, con l’inserimento di un target intermedio al 2027, ovvero:
- entro il 2025, il 77% in peso rispetto al peso totale delle bottiglie immesse sul mercato;
- entro il 2027, l’85% idem come sopra;
- entro il 2029, il 90% idem come sopra.
Nell’implementazione di un DRS oltre alle bottiglie di plastica, potranno essere incluse altre tipologie di contenitori monouso in modo da favorire l’implementazione di un sistema che sia sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico.
Soddisfazione da parte delle Ong ambientaliste che formano l’ Alianza Residuo Cero per l’approvazione della legge, nonostante venga vissuta come una vittoria a metà, non essendo le bottiglie di vetro monouso incluse nel Sistema Cauzionale. Questo perché un DRS finalizzato al riciclo è la premessa per aumentare la quota di contenitori riutilizzabili/ricaricabili (possibile per le bottiglie in vetro, e in PET nella sola Germania). Pertanto un sistema che esclude le bottiglie in vetro come quello spagnolo non si presterebbe per il momento a fare da traino, come solitamente avviene, ad un’allargamento della quota di mercato per le bevande vendute in contenitori riutilizzabili/ricaricabili.
Per approfondire tutti i contenuti della legge, di cui abbiamo ripreso solamente alcune misure, vai al testo di legge o ai seguenti articoli in spagnolo : Ley de Residuos: agua gratis en restaurantes, más reciclado y menos plásticos de un solo uso; De los plásticos al amianto: la nueva ley de residuos en cinco claves & Ley de Residuos: una ley agridulce a su paso por el Senado