Danimarca: migliorano risultati, circolarità ed efficienza del sistema di deposito per bevande

Dal rapporto sulla gestione del 2024 diffusa da Dansk Retursystem, l’operatore del sistema di deposito danese, emergono miglioramenti sia nel tasso di raccolta che di circolarità dei contenitori per bevande.

I danesi si confermano ai primi posti della classifica globale per quanto riguarda il tasso di raccolta per bottiglie e lattine che dal 92% del 2023, è risalito 93%.
Nel 2024, sono state raccolte 2,1 miliardi di unità tra bottiglie e lattine, ovvero circa 5,8 milioni di contenitori ogni giorno che, su base pro capite, corrisponde ad una bottiglia o lattina al giorno restituita da ogni abitante.
Ma è soprattutto per quanto riguarda la circolarità che è stato fatto un grosso passo avanti con un 99,7% delle bottiglie e lattine intercettate dal sistema che sono diventate nuove bottiglie e lattine in un processo di riciclo a circuito chiuso “bottle to bottle” o “can to can ”.
Rispetto all’anno precedente, si tratta di un miglioramento di quasi 4 punti percentuali.

Tra i fattori che hanno inciso positivamente su questi risultati c’è stato sicuramente l’aumento del tasso di raccolta delle bottiglie in vetro e plastica da parte dei consumatori che ha permesso agli impianti di riciclaggio di riciclare una maggiore quantità di contenitori.
Siamo orgogliosi di poter gestire un sistema di deposito che ha raggiunto livelli di efficienza con perdite minime di materiali nei processi che ci ha garantire una massimizzazione della circolarità per bottiglie e lattine“, afferma il CEO di Dansk Retursystems Kasper A. Schmidt
Il benefici di un sistema di deposito efficiente, come ricorda il CEO di Dansk Retursystems nel comunicato stampa, vanno oltre ai vantaggi per l’economia perché fanno la differenza per il clima e l’ambiente. L’intercettazione dei 2,1 miliardi di bottiglie e lattine per il riciclo nel 2024 ha ridotto infatti il consumo di materie vergini necessarie per realizzare nuovi contenitori in plastica, vetro o alluminio. Realizzare contenitori con materia prima seconda, invece che vergine, ha comportato un risparmio nelle emissioni di pari a 234.000 tonnellate di CO2 .

Come possiamo vedere dall’infografica ricavata dal Rapporto di gestione del 2024, le caratteristiche del mercato delle bevande nei diversi paesi in termini di tipologia di contenitori prevalentemente utilizzati, gioca un ruolo anche nella contabilità del sistema.

In questo caso un maggiore impiego di alluminio, rispetto a plastica e vetro, per il suo alto valore post consumo, fa si che il 62% dei contenitori raccolti in termini di unità, valga il 74% dei proventi che Danskretursystem incassa dalla vendita dei contenitori ai riciclatori.

Motivo per cui i produttori di bevande vengono attualmente esentati dal pagamento del contributo EPR all’amministratore del DRS per ogni unità di imballaggio per bevande che immettono sul mercato a finanziamento del sistema.

N.B. Valore post consumo del vetro non pervenuto

Contributi EPR a carico dei produttori di bevande scesi negli anni

Negli ultimi anni, grazie ad una riduzione dei costi di gestione, i contributi EPR [che i produttori pagano al gestore del sistema per finanziarne le attività ] hanno subito alcune riduzioni sino a passare a zero per l’anno di gestione 2023 . Nel 2024 sono stati reintrodotti per i contenitori in plastica e vetro, ma non per l’alluminio, come prima citato.

Gli aggiustamenti del valore dei contributi EPR dipendono dalla situazione finanziaria dell’operatore e possono diminuire nel caso in cui  le altre due fonti di entrate del sistema : ovvero i depositi non riscossi dai consumatori e la vendita dei materiali ai riciclatori, risultino sufficienti a garantire l’equilibrio dei conti.

In questo caso le due voci prima citate hanno compensato nel 2023 in toto quella che è la terza fonte di entrate di un DRS: i contributi EPR .

Confronto tra 7 Paesi Europei per tipologia di contenitori

Come si può notare le lattine sono molto popolari in Danimarca, Irlanda, e Spagna in misura minore di quanto non lo siano in Italia, il paese che ne consuma di meno. L’Italia è invece al primo posto come preferenza per le bottiglie in PET (monouso) mentre in Francia sono popolari sia le bottiglie in PET che in vetro monouso. La Germania ha la quota più alta di riuso in Europa come vetro e PET riutilizzabili. I dati sono storici sino al 2023 e dal 2024 al 2029 sono proiezioni.

Pillole sul DRS danese

  • Il sistema di deposito danese è partito nel settembre del 2002 includendo contenitori in plastica vetro e metallo (solitamente lattine in alluminio). Nel marzo del 2005 c’è stato un ampliamento delle tipologie di bevande assoggettate al sistema e sono state incluse le bevande alcoliche (“alcopops”), il sidro e le bevande energetiche.
  • Nell’aprile del 2008 sono state incluse nel DRS le bevande non gassate e nel gennaio del 2020 i succhi e i concentrati di frutta.
  • Nel 2024 l’intercettazione è arrivata a 2,1 miliardi di bottiglie e lattine mentre nel 2020 le quantità raccolte erano pari a 1,7 miliardi.
  • Il tasso medio di intercettazione ha fluttuato come media negli ultimi anni tra il 92% e il 93%
  • Il sistema danese, considerato come uno tra i più efficienti al mondo, garantisce un riciclo a ciclo chiuso (bottle to bottle/ can to can) che ha permesso, anno dopo anno, di arrivare ad un risparmio di 234.000 tonnellate di CO2 nel 2024. L’obiettivo al 2030 è arrivare a zero emissioni di carbonio.
  • Il contributo EPR pagato dai produttori di bevande varia a seconda della riciclabilità dei contenitori. Dal 2024 viene applicato un sovrapprezzo (in genere da €0.01-€0.03) denominato Circular economy surcharge, sui contenitori in plastica, vetro o alluminio il cui design ostacola il riciclo: ad esempio quando elementi come le etichette ( totalmente coprenti o classiche) o altre parti dell’imballaggio come tappi e chiusure sono realizzati con materiali diversi da quelli del contenitore stesso.
  • In Danimarca che conta circa sei milioni di abitanti sono presenti oltre 12.000 punti di raccolta di cui il 90% è gestito in forma automatizzata e circa il 10% manuale. Oltre alla raccolta presso i supermercati, sono attivi dei punti di raccolta dove possono essere conferite bottiglie e lattine anche in grandi quantità. Invece di inserire un imballaggio alla volta è possibile svuotare interi sacchi in apposite RVM che possono gestire 120 contenitori al minuto e che accreditano l’importo corrispondente ai depositi sulla Deposit App.

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