
L’amministratore del DRS Irlandese Re-turn andrà a realizzare il primo impianto di riciclo per il PET a ciclo chiuso da “bottiglia-a-bottiglia” sul territorio irlandese. Un progetto previsto dal programma annunciato per l’anno in corso per chiudere il cerchio con un riciclo di prossimità.
Questa nuova infrastruttura di riciclo – che dovrebbe essere operativa a fine 2026 – consentirà alle bottiglie di plastica in PET raccolte tramite il DRS di essere completamente riciclate all’interno del paese, invece che esportate sino al 90% del raccolto come avviene ora, con i benefici economici e ambientali del caso.
Re-turn intende utilizzare per il progetto alcuni dei fondi accumulati in cassa derivanti dai depositi non riscossi da parte dei consumatori e dai contributi EPR che i produttori di bevande versano all’amministratore del sistema per ogni contenitore per bevande di plastica o metallo immesso al consumo. Il saldo cassa ad inizio di quest’anno era pari a 89,8 milioni di euro, di cui 66,7 milioni riferiti ai depositi non reclamati.
Uno dei principali vantaggi dei sistemi di deposito è l’autosufficienza economica rispetto a contributi pubblici sia statali che locali che permette all’amministratore del sistema di migliorare costantemente le performance. In questo specifico caso si tratta di costruire l’impianto di riciclo che mancava, e in altri casi di migliorare la logistica per una maggiore efficienza energetica, una riduzione delle emissioni di carbonio e/o dell’impatto ambientale complessivo del sistema.
Come riportato da Breakingnews.ie alla gara d’appalto per la costruzione dell’impianto di riciclo si sono presentati sette potenziali candidati. Il progetto è stato presentato e discusso durante un incontro tra il CEO di Re-turn Ciaran Foley e dal nuovo Ministro all’Ambiente Darragh O’Brien durante l’estate, secondo i registri rilasciati ai sensi del Freedom of Information Act.
COME E’ANDATA NEL 2025
Non sono ancora disponibili i dati preliminari di intercettazione del sistema irlandese riferiti all’anno in corso. L’ultimo dato reso noto da Re-turn a fine ottobre 2025 sul profilo linkedin si attestava però a due miliardi di contenitori intercettati tra bottiglie in plastica e lattine, dal momento del suo lancio nel febbraio del 2024. In un recentissimo post si legge che l’Irlanda ha superato i 2,1 miliardi di contenitori con tassi nazionali di riciclaggio per i contenitori di bevande in aumento dal 49% al 91%. Attualmente ci sono più di 2.660 punti di restituzione automatica (RVM) e oltre 600 punti di restituzione manuale in tutto il paese.
E’ stato inoltre lanciato ufficialmente un progetto pilota di estensione del deposito alle comunità insulari di Arranmore, Cape Clear e Inishturk con l’installazione di Reverse Vending Machine e di contenitori appositi a disposizione di turisti e residenti che fornirà preziose informazioni sulla logistica e sulle esigenze delle comunità remote per orientarne una futura espansione.
Le iniziative portate avanti nel corso del 2025 – sempre stando su quanto condiviso dall’operatore sui social – sono state dedicate all’incremento dei punti di raccolta negli spazi pubblici e privati in collaborazione con le Municipalità e la grande distribuzione. Per ovviare al problema dell’apertura impropria dei cestini pubblici da parte dei raccoglitori informali alla ricerca di contenitori [e conseguente spargimento di rifiuti a terra ]sono stati posizionati a Dublino e altre città [come si può vedere dalla mappa ] decine di cestini dotati di appositi supporti per inserire i contenitori. I progetti sono supportati da Re-turn.



I RISULTATI RAGGIUNTI A FINE 2024
La relazione riferita al 2024 diffusa lo scorso luglio da Re-turn viene presentata sul sito dell’operatore come segue :
Il Deposit Return Scheme (DRS) gestito da Re-turn si è affermato come un successo fondamentale per la società irlandese, segnando un notevole aumento nel riciclo dei contenitori per bevande. Dal suo lancio nel febbraio 2024, il pubblico irlandese ha restituito oltre 1,6 miliardi di bottiglie e lattine, un risultato che, secondo il CEO di Re-turn Ciaran Foley, supera di gran lunga le proiezioni iniziali. Il tasso nazionale di riciclo per bottiglie di plastica, lattine di alluminio e acciaio è schizzato dal49% a una stima del 91%, con il 76% di questi contenitori recuperati direttamente tramite il DRS e il resto attraverso altri canali della raccolta domestica.
Questo successo si traduce in benefici ambientali tangibili: l’Irlanda sta ora riciclando circa 798 milioni di contenitori in più all’anno rispetto a prima dell’inizio dello schema.
L’impatto si riflette anche in un miglioramento della pulizia del paesaggio, con la Coastwatch Annual Marine Litter Survey che registra i livelli medi più bassi di rifiuti di bottiglie e lattine sulle coste irlandesi degli ultimi 25 anni, e l’Irish Business Against Litter (IBAL) che riporta uncalo del 50% nei rifiuti di bottiglie e lattine.
Oltre all’impatto ambientale il sistema ha un significativo valore sociale e comunitario. L’iniziativa ha superato le aspettative anche in termini di coinvolgimento delle comunità, con oltre 3.600 scuole, club e associazioni in tutto il paese che hanno aderito per raccogliere fondi per cause locali. In particolare, l’iniziativa “Return for Children,” sviluppata in collaborazione con sei delle maggiori organizzazioni benefiche per l’infanzia in Irlanda, ha già raccolto più di 215.000 euro ed è stata rinnovata per i successivi tre anni.
Guardando al futuro e per sostenere gli obiettivi a lungo termine dell’economia circolare, Re-turn sta portando avanti lo sviluppo del primo impianto di riciclo PET “bottiglia-a-bottiglia” sul territorio irlandese. Questa struttura consentirà alle bottiglie di plastica PET raccolte tramite il DRS di essere completamente riciclate all’interno del paese senza dovere ricorrere all’esportazione del materiale. Sebbene sia già stato raggiunto un successo eccezionale, il prossimo obiettivo è intercettare il restante 15% dei contenitori che ancora finiscono nei bidoni della raccolta differenziata e l’ulteriore 9% che viene smaltito nei rifiuti generici, un passo che sbloccherà benefici ambientali ancora maggiori.
Le priorità chiave per il 2025 includono l’espansione della rete dei punti di raccolta e un maggiore investimento nell’educazione e informazione del pubblico per incoraggiare comportamenti finalizzati al riciclo coerenti in tutte le comunità.




















