Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, i paesi stanno cercando freneticamente modi per ridurre la loro dipendenza dal petrolio e dal gas. Secondo i rapporti di De Standaard e Het Nieuwsblad, il governo belga sta considerando i Sistemi Cauzionali in risposta a questa esigenza, tra le altre cose.
Per ridurre la dipendenza da prodotti di origine fossile e da altre materie prime caratterizzate da un approvvigionamento scarso o critico viene considerata necessaria un’accelerazione della transizione energetica. Ma anche lo sviluppo di un’economia circolare per le materie prime è di importanza cruciale. In questo contesto, l’introduzione di un Sistema di Deposito sugli imballaggi per bevande e una riforma del sistema di prelievo fiscale sugli imballaggi possono aiutare a ridurne la dipendenza.
Deposito anche sulle bottiglie di plastica
Le bottiglie di plastica possono essere sia riciclate che ricaricate. Ma per questo scopo devono prima essere raccolte separatamente (senza finire nell’ambiente), e preferibilmente all’interno di un flusso di raccolta selettiva il più “puro” possibile. Attualmente, solo la metà di tutte le bottiglie di plastica immesse al consumo sono raccolte e riciclate in Belgio. Al contrario nei paesi con Sistemi di Deposito ben disegnati si raggiungono percentuali di raccolta e di conseguente riciclo sino al 90%, e oltre.
Secondo la direttiva europea SUP, tutti gli stati membri europei devono raccogliere separatamente il 90% delle bottiglie di plastica entro il 2029. Tutti sanno che questo obiettivo può essere raggiunto solo con l’introduzione di un deposito. Il commissario europeo Frans Timmermans, responsabile dell’implementazione della direttiva SUP, consiglia quindi agli Stati membri europei di introdurre un Sistema di Deposito.
Ogni bottiglia che viene riutilizzata o riciclata in una nuova bottiglia comporta una riduzione nell’utilizzo di plastica vergine che deriva dal petrolio e gas. Più bottiglie di plastica raccogliamo e riutilizziamo, riduce la dipendenza dal gas e dal petrolio, i cui proventi finiscono nelle tasche di despoti e vengono usati per fare guerre e opprimere le popolazioni che le devono subire.
Lattine di alluminio
Tuttavia non è solamente necessario sbarazzarsi rapidamente del gas e del petrolio russo. Anche la dipendenza da altre materie prime che si importano dalla Russia è pertinente. Con 3,6 milioni di tonnellate all’anno, la Russia è il terzo produttore mondiale di alluminio.
Le lattine di alluminio possono essere efficacemente riciclate. Ma esattamente come avviene per le bottiglie di plastica, in Belgio solo la metà delle lattine viene raccolta separatamente e riciclata. Con il recupero tramite inceneritori la percentuale totale di riciclaggio arriva a circa il 65%. I DRS sulle lattine permettono di arrivare facilmente ad tasso di riciclaggio superiore al 90%, e ridurre la nostra dipendenza dall’alluminio vergine. A questo proposito, il riciclo dell’alluminio usa solo il 5% dell’energia necessaria per estrarre l’alluminio dal minerale, quindi anche il beneficio ambientale che ne deriva è enorme.
Integrare un DRS nella tassa federale sugli imballaggi
Il governo belga aveva già annunciato nel suo accordo di coalizione federale che avrebbe studiato “l’incorporazione di uno schema di deposito nella tassa sugli imballaggi”. L’accordo di coalizione federale belga si inserisce quindi perfettamente nei piani di introduzione di tale schema che i governi della Vallonia e di Bruxelles hanno incluso nei loro rispettivi accordi governativi nel 2019.
Una riforma del prelievo che grava sugli imballaggi, per cui gli imballaggi più inquinanti vengono tassati di più e quelli più sostenibili di meno, è uno strumento utile per indirizzare le aziende che utilizzano e producono imballaggi verso materiali più sostenibili.
Rob Buurman Direttore di Recycling Netwerk Benelux – partner Internazionale della nostra campagna
Ndr. Le argomentazioni dell’articolo di Rob Buurman sono valide a livello globale, e a maggior ragione per l’Europa che mancando di materie prime e risorse naturali dipende dalle importazioni. Nonostante tutto sprechiamo ancora troppi contenitori per bevande: oltre 41 miliardi in Europa, / 7 miliardi in Italia e non possiamo più permettercelo.
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Ndr :
17 marzo 2022