L’Associazione degli Enti Locali nelle Fiandre ha annunciato che in applicazione della direttiva europea sulle plastiche monouso SUP solleciterà il governo a imputare i costi della pulizia dei rifiuti da imballaggio per bevande, mozziconi di sigarette e altri rifiuti ai produttori.
L’Associazione delle città e dei comuni fiamminghi VVSG (Vereniging van Vlaamse Steden en Gemeenten) ha fatto sapere tramite comunicato stampa che, in applicazione della direttiva europea sulle plastiche monouso SUP che prevede il rafforzamento della responsabilità estesa del produttore (EPR Extended Producer Responsability), solleciterà il governo fiammingo a trasferire l’onere per la copertura dei costi di raccolta e gestione dei rifiuti da contenitori per bevande, mozziconi di sigarette e altri prodotti in plastica monouso, sui produttori.
Secondo la VVSG i dati necessari per calcolare la quota dei costi da attribuire ai produttori sono già disponibili e sarà possibile partire dal 1° gennaio 2023. Nel 2019 i costi di gestione dei rifiuti urbani ammontavano a 161 milioni di euro, di cui 144 milioni a carico dei comuni. Una recente ricerca ha mostrato che i contenitori di bevande come bottiglie e lattine, rappresentavano il 35% dei rifiuti in volume, mentre i mozziconi di sigaretta e le gomme da masticare erano le frazioni numericamente più importanti (57%).
Gli interessi dei produttori di imballaggi non sono compatibili con le politiche di prevenzione dei rifiuti
L’Associazione ha precisato che non accetterà che le associazioni di produttori di imballaggi influenzino le politiche di gestione dei rifiuti urbani, la cui definizione resta un compito fondamentale delle autorità locali. A dicembre dell’anno scorso Fost Plus, l’ente che coordina e finanzia la raccolta dei rifiuti di imballaggio domestici per conto dei produttori/utilizzatori di imballaggi (in assolvimento della loro EPR) , aveva annunciato di voler integrare la gestione dei rifiuti nelle sue operazioni. La VVSG ha risposto di non essere favorevole precisando che, se la gestione fosse lasciata ai produttori di imballaggi, l’accento verrebbe messo sull’aumento delle operazioni di pulizia, una soluzione per nulla strutturale al problema dei rifiuti. Al contrario, secondo l’Associazione, la proliferazione dei rifiuti deve essere affrontata con la prevenzione e attraverso una riduzione nell’impiego di articoli in plastica monouso che molto spesso si ritrovano nei rifiuti urbani.
Inoltre, la VVSG teme che se le autorità locali dovessero concludere dei contratti individuali con Fost Plus, non tutti i costi sostenuti per la gestione dei rifiuti verrebbero completamente rimborsati.
Littering in aumento
Il littering, cioè i rifiuti dispersi nell’ambiente, rappresentano un problema molto sentito da parte dei cittadini delle Fiandre, e una spina nel fianco per le autorità locali. Nel mese di marzo vengono di solito compiuti molti clean up, operazioni di pulizia dei rifiuti partecipate dai cittadini. I dati che ne derivano mostrano che, invece di diminuire, il littering è addirittura in aumento: la quantità di rifiuti raccolti tra il 2015 e il 2019 è aumentata dell’11%, mentre il governo fiammingo si è posto l’obiettivo di ridurla del 20% entro il 2022.
La lezione da trarre per l’Italia
Parliamo del caso del Belgio in due diversi articoli che si completano perché dovremmo anche in Italia cominciare a quantificare quanto ci costa la dispersione dei rifiuti e lo spreco di 7 miliardi di contenitori che finiscono sprecati in cestini stradale, inceneritori e discariche. Stranamente non lo facciamo e preferiamo affermare che abbiamo il sistema tra i più performanti al mondo. Se anche così fosse perché non misurarlo per coglierne i margini di miglioramento?
Fonte: Vereniging van Vlaamse Steden en Gemeenten (VVSG)
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24 marzo 2022