Romania: il governo deciso a non ritardare l’avvio del Sistema Cauzionale a novembre

Il Ministro dell’ambiente della Romania non ha accolto la richiesta dell’operatore di sistema RetuRO di ritardare di 3 mesi l’entrata in vigore del sistema di deposito cauzionale, mantenendo la data del 30 novembre 2023.

“Il governo rumeno ha dimostrato flessibilità e comprensione, ma non possiamo continuare a rimandare l’avvio del sistema di deposito cauzionale”, ha dichiarato il ministro dell’ambiente rumeno, Mircea Fecet, facendo sapere che il governo non ha accolto la richiesta di RetuRO, l’amministratore di sistema del DRS rumeno, di ritardare di 3 mesi l’entrata in vigore del sistema di deposito cauzionale, prevista per il 30 novembre 2023.  

Come raccontato in due nostri precedenti articoli, (qui e qui) andrà a coprire tutti i contenitori per bevande in vetro, alluminio e plastica contenenti birra, bevande analcoliche, acqua, succhi di frutta, sidro, vini e liquori nei formati compresi tra 0,1 e i 3 litri. I contenitori saranno contrassegnati da un simbolo identificativo del DRS oltre che da un apposito codice a barre univoco.

Nel primo anno di implementazione si applicherà il deposito di 0,50 RON (poco più di 10 centesimi) su tutte le tipologie di contenitori per bevande. Successivamente il Ministero dell’Ambiente valuterà l’opportunità di introdurre valori del deposito diversificati per tipologia o per materiale di imballaggio.

Il valore del deposito dovrà essere evidenziato rispetto al prezzo di vendita sia a scaffale che sullo scontrino.

l’entrata in vigore del DRS rumeno era infatti inizialmente prevista per il 1°gennaio 2022, per poi essere spostata una prima volta al 1° ottobre 2022 ed infine essere stata nuovamente rimandata 30 novembre 2022, a causa di ritardi tra cui la nomina di RetuRO (RetuRO Sistem Garanție Returnare S.A.), come amministratore di sistema nell’agosto del 2022.

Secondo RetuRO, lanciare il Sistema il 30 novembre sarebbe “prematuro” per via della complessità che l’implementazione del sistema nel paese sta richiedendo, motivo per cui a metà settembre l’ente ha richiesto al governo, tramite lettera formale, di ritardarne l’avvio di almeno tre mesi per poter poi lanciare efficacemente il sistema.

Gemma Webb, CEO e Presidente del Consiglio di Amministrazione di RetuRO ha spiegato nella lettera che il tempo richiesto dalla loro organizzazione era stato di 18 mesi, un arco di tempo che corrisponde a quello richiesto per un’implementazione ottimale di un sistema di deposito, come hanno dimostrato le esperienze di successo di altri Paesi.

Un tempo necessario che –  lamenta Webb –  si è ridotto ad un anno, non avendo avuto licenza di operare sino all’agosto 2022 e di effettuare assunzioni sino al novembre del 2022 e che ” In considerazione dell’elevata complessità, nonostante i progressi, lo stato dei lavori è ad un punto critico” al punto che “dopo un’ampia e dettagliata valutazione di ciò che resta da fare per rendere il sistema operativo e delle complesse sfide da affrontare la responsabile teme che un lancio prematuro potrebbe mettere a rischio la fiducia dei consumatori, dei produttori e dei rivenditori, minando il sistema fin dall’inizio

Le principali ragioni alla base della richiesta di proroga della scadenza

RetuRO coglie l’occasione per raccontare nella lettera lo stato dell’arte rispetto alle attività intraprese tra le quali:

  • In pochi mesi è stato creato un team forte di 40 professionisti, che continua a crescere, reclutando specialisti di tutti i settori.
  • E’ stata sviluppata a tempo di record una piattaforma informatica di facile utilizzo dove oltre 80.000 operatori economici hanno potuto e possono tuttora registrarsi.
  • Ha lanciato una campagna di marketing multimediale per informare gli operatori economici sulla registrazione e per diffondere l’iniziativa.
  • Si è attinto ai finanziamenti necessari per la fase iniziale ricorrendo anche a prestiti verdi in Romania
    avviando trattative con le principali banche rumene.
  • Per avviare un sistema operativo efficiente sono stati individuati, dopo un’attenta valutazione, la necessità di 11 centri di conteggio aggiuntivi rispetto ai 6 centri di smistamento e conteggio che apparivano nel dossier di accreditamento.
  • Sono stati affinati accordi per l’affitto di sei locali industriali ed è in fase avanzata di finalizzazione delle restanti sedi.
  • Dopo un’analisi globale è stato trovato il partner informatico perfetto in grado di supportare l’implementazione del sistema.
  • Sono stati finalizzati contratti dettagliati per i produttori, precedentemente coinvolti in consultazioni pubbliche. Attualmente sono 1.500 i produttori coinvolti in procinto di sottoscrivere il contratto.
  • Sono stati individuati i migliori fornitori di soluzioni tecniche per i 17 centri, garantendo il miglior team e le installazioni più efficienti.
  • RetuRO sta selezionando un partner logistico attraverso un processo di gara trasparente per garantire il miglior supporto di trasporto possibile.

Pieno sostegno al DRS da parte dei cittadini rumeni

Secondo un sondaggio di Beverage Producers Alliance con il support di Kantar Romanianove rumeni su dieci sono favorevoli ad un Sistema Cauzionale. Oggi la Romania è al penultimo posto nell’Unione Europea in termini di raccolta differenziata, con un tasso di appena l’11% e con l’obiettivo di dover raggiungere entro il 2025 il tasso comunitario di riciclaggio del 55%.

Nessun ulteriore ritardo è giustificabile alla luce della situazione nel Paese

Il ministro dell’Ambiente Mircea Fechet forte del sostegno dei cittadini preoccupati anche dall’inquinamento causato dalla plastica nel paese ha respinto la richiesta di rinvio dell’amministratore del sistema come accennato nell’apertura di questo articolo ribadendo che la grave situazione di inadempimenti rispetto agli obiettivi europei in cui versa la Romania, e i diversi ritardi che l’avvio del DRS ha subito, fa si che non si possano accettare ulteriori posticipi. Qui la sua brevissima dichiarazione video con sottotitoli in inglese. Sono oltre 6 miliardi i contenitori per bevande che sfuggono al riciclo nel Paese che conta 19 milioni di abitanti.

Sulla base dei livelli di intercettazione raggiunti da altri Paesi che hanno introdotto recentemente un DRS, come ad esempio la Slovacchia, sono stati previsti i target di raccolta vincolanti riportati nella seguente infografica. Questo significa che dopo un solo anno di attività dovrebbero raggiungere un tasso di intercettazione per le bottiglie in PET che supera il nostro di circa 15 punti, ( intendendo quello reale, all’uscita dei centri di selezione al netto degli imballaggi scartati poiché non idonei ) per un riciclo closed-loop. *

Tassi di intercettazione da perseguire obbligatoriamente per l’amministratore del sistema pena sanzioni

Informazioni sull’amministratore del sistema rumeno RetuRO

RetuRO Sistem Garanție Returnare S.A. è stata creata da un consorzio di tre azionisti privati: l’Associazione rumena dei produttori di birra (30%), l’Associazione dei produttori di bevande analcoliche (30%) e l’Associazione dei rivenditori (20%) e da un azionista pubblico che è lo Stato rumeno attraverso la presenza e il coinvolgimento del Ministero dell’Ambiente, delle Acque e delle Foreste (20%).

Aggiornamento: alcune immagini della giornata del 30 novembre 2023 in cui il sistema ha preso ufficialmente avvio in Romania con grande soddisfazione di tutti i produttori di bevande.

*Il materiale raccolto selettivamente dai sistemi DRS è pulito e non contiene quasi scarti, per cui viene inviato ai riciclatori senza le attività di pretrattamento ( nel caso delle plastiche) e selezione a cui vengono sottoposti gli imballaggi per bevande raccolti insieme ad altri imballaggi.

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