Il Sistema di Deposito Cauzionale per contenitori di bevande monouso avrebbe dovuto entrare in vigore il 1°ottobre 2022, ma a causa di ritardi, tra cui la nomina dell’amministratore di sistema avvenuta solo ad agosto, l’entrata in vigore è rimandata al 30 novembre 2023.
Alcuni mesi fa era stata annunciata la data del 1° ottobre 2022 come avvio previsto per il sistema di deposito cauzionale per contenitori di bevande monouso ma, a causa di vari ritardi, tra cui la nomina tardiva dell’amministratore di sistema, il governo ha approvato il 5 ottobre scorso un decreto che fissa al 30 novembre 2023 la nuova data di entrata in vigore del DRS rumeno.
“Con la legge approvata oggi, l’operatività del sistema di deposito cauzionale è ora in dirittura d’arrivo. Al momento, l’amministratore di sistema RetuRo ha poco più di 12 mesi per rendere il sistema operativo a livello nazionale. Data la sua complessità, il DRS può essere considerato uno dei più grandi progetti logistici mai realizzati in Romania e darà un contributo essenziale al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di raccolta e riciclaggio che il nostro Paese si è prefissato. Una volta operativo, avremo il secondo sistema di questo tipo più grande d’Europa [come numero di abitanti], dopo quello della Germania. Ma anche se stiamo parlando di un processo di implementazione molto complesso, una vera e propria sfida per tutti gli stakeholder coinvolti, una cosa è certa: la Romania ha bisogno di un DRS operativo al 100% il prima possibile, in modo da potersi liberare una volta per tutte delle tonnellate di rifiuti gettati a caso, sulle strade, nei fossi, nei campi, nei laghi o nei fiumi“, ha dichiarato Barna Tánczos, Ministro dell’Ambiente, delle Acque e delle Foreste.
Una serie di scadenze non rispettate
Il decreto appena approvato è l’ultimo di una serie di norme che da 7 anni tentano di introdurre un DRS in Romania. La prima norma è del 2015, e stabiliva che entro il 1° gennaio 2021 il governo avrebbe dovuto istituire un sistema di deposito cauzionale da applicare ai contenitori per bevande monouso in vetro, plastica o metallo, di volume compreso tra 0,1 l e 3 l, utilizzati per la vendita sul mercato nazionale di birra, bevande alcoliche, sidro, altre bevande fermentate, succhi, nettari, bevande analcoliche, acque minerali, vino e liquori.
La scadenza del 1° gennaio 2021 non è stata rispettata, e il 6 ottobre 2021 il governo ha adottato il D.D.G. n. 1074/2021 che spostava al 1° ottobre 2022 la data di entrata in vigore del sistema cauzionale, fissando un deposito di 0,50 RON (circa 10 centesimi di euro) per ogni tipo di contenitore per bevande e indicando che l’amministratore di sistema sarebbe stato un operatore unico centralizzato (vedere qui per le differenze tra Sistema centralizzato e Sistema decentralizzato). È però solo il 24 agosto 2022 che il governo ha adottato il decreto che istituisce S.C. ReturRo Sistem Garanție Returnare S.A., la società per azioni che deve implementare, gestire, operare e finanziare il DRS, indicando che gli azionisti di questa società saranno associazioni di produttori/importatori di bevande con una quota di mercato di almeno il 30% e lo Stato rumeno (rappresentato dall’autorità centrale per la protezione ambientale), che deterrà il 20% delle azioni.
Secondo gli addetti ai lavori i tempi sono ancora molto stretti se si considera che i lavori preliminari per implementare il sistema a carico di ReturRo sono molteplici: dalla richiesta di finanziamenti, dallo sviluppo delle procedure amministrative come redigere e portare a casa la firma dei 100.000 contratti con i produttori di bevande, sino allo sviluppo delle infrastrutture logistiche necessarie (e molto altro) richiede in genere un minimo di 18 mesi. Julia Leferman, direttore generale dell’Associazione rumena dei produttori di birra, ha dichiarato che “è necessario un periodo di transizione per consentire ai produttori di organizzarsi”.
Il decreto del 5 ottobre 2022 aggiunge nuovi dettagli sul funzionamento del DRS, sul ruolo e adempimenti a carico di ReturRo e chiarisce alcuni obblighi ai quali produttori e i rivenditori devono adempiere.
La Romania è al penultimo posto nell’Unione Europea in termini di raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti urbani, con un tasso di appena l’11%. Entro il 2025 dovrebbe raggiungere un tasso di riciclaggio del 55%.
Fonte: Ministero dell’Ambiente, delle Acque e delle Foreste della Romania