Austria: pronto il regolamento che definisce tutti i dettagli del sistema cauzionale

Il Ministero della Protezione del Clima ha finalizzato il regolamento per il deposito cauzionale per contenitori di bevande monouso che prenderà il via in Austria nel gennaio del 2025. Il sistema sarà del tipo return-to-retail, con amministratore unico centralizzato, e coprirà tutti i contenitori per bevande monouso in plastica e metallo di capacità inclusa tra 0,1 e 3 litri.  

L’Austria si sta dotando di un sistema di deposito cauzionale per contenitori di bevande monouso. Con questo ultimo passo della pubblicazione del regolamento nulla si oppone alla sua entrata in vigore a partire dal 2025. Sono già in corso importanti preparativi. Si tratta di un traguardo davvero importante che protegge la nostra natura e garantisce che le bottiglie di plastica e le lattine possano essere riciclate correttamente. I cittadini austriaci lo vogliono e sono pronti a partecipare: insieme possiamo così prevenire che i rifiuti da imballaggio finiscano nella nostra splendida natura”  ha detto Leonore Gewessler, Ministro per la Protezione del Clima, in occasione della presentazione del regolamento che fissa i dettagli del sistema di deposito cauzionale che entrerà in vigore in Austria nel gennaio del 2025.

Il DRS austriaco si applicherà a tutti i tipi di bevande, ad eccezione del latte e bevande derivate, e a tutti i contenitori monouso in plastica o metallo con un formato compreso tra 0,1 e 3 litri. La cauzione sarà pari a 25 centesimi di euro, indipendentemente dal materiale o dalle dimensioni del contenitore, e su tutti i contenitori sarà presente un simbolo uniforme che ne indica l’appartenenza al sistema di deposito.

Va ricordato che – come abbiamo raccontato in questo articolo –  che l’Austria è stata il primo paese europeo a introdurre quote di imballaggi riutilizzabili obbligatorie per legge.
Infatti, l’emendamento che introduceva un DRS per bottiglie e lattine presentato dal governo nell’ottobre 2021 alla legge sulla gestione dei rifiuti [approvato dal parlamento di Vienna a inizio dicembre 2021] prevedeva anche delle quote obbligatorie di riuso che produttori e la distribuzione organizzata devono soddisfare. Una novità questa per il panorama europeo dove i sistemi di riuso sono sempre stati attuati e gestiti su base volontaria dall’industria delle bevande che ha l’obiettivo di aumentare la quota di bevande immessa al consumo in contenitori riutilizzabili sino a raggiungere il 25% entro il 2025 e almeno al 30% entro il 2030.

Quote di contenitori ricaricabili che i rivenditori con superficie superiore ai 400 mq devono rispettare

In pratica ogni rivenditore di bevande nel commercio al dettaglio di prodotti alimentari è tenuto dal
1° gennaio 2024 a rispettare queste quote di contenitori ricaricabili a scaffale nei propri negozi con superficie di vendita superiore a 400 mq di cui per il primo anno nel 35% dei propri punti vendita e dal 1 gennaio 2025 in almeno il 90% dei suoi punti vendita. Entro la fine dell’anno solare 2025 la regola vale per tutti i punti vendita con la superficie di vendita prima indicata. Entrando nel merito delle diverse categorie di bevande viene richiesto che per birra e acqua i contenitori ricaricabili rappresentino almeno il 15% dell’offerta totale presente nel punto vendita che scende al 10% per succhi, bibite analcoliche e latte. Le bevande confezionate in imballaggi di plastica monouso e lattine sino 0,5 l non vengono considerate nella determinazione delle quote di riuso seppur coperte dal DRS.

Sistema centralizzato con raccolta del tipo return-to-retail

Così come in altri 12 paesi europei, sarà un sistema centralizzato con un unico operatore di sistema, EWP Recycling Pfand Österreich gGmbH, di proprietà della società a responsabilità limitata senza scopo di lucro Trägerverein Einwegpfand a cui possono aderire tutti i produttori e i rivenditori.

La raccolta dei contenitori vuoti avverrà secondo il modello return-to-retail, ovvero raccolta dei vuoti presso i punti vendita e potrà essere svolta sia tramite macchine per la raccolta automatizzata (Reverse Vending Machines, RVMs) oppure manualmente. I punti vendita con ritiro manuale dei contenitori saranno obbligati a ritirare dai clienti solamente quelli con formati e tipologie venduti abitualmente e senza superare i volumi effettivamente venduti. L’amministratore di sistema riconoscerà ai rivenditori una commissione di gestione per coprire i costi relativi al ritiro dei vuoti, restituzione della cauzione e preparazione dei sacchi ritirati dall’operatore presso i punti vendita.

Così come negli altri sistemi centralizzati, il DRS austriaco sarà finanziato dalla vendita del materiale ai riciclatori, dai depositi non riscattati, e dai contributi EPR (Responsabilità Estesa del Produttore) pagati dai produttori per ogni unità di imballaggio immessa al consumo, il cui valore rifletterà il grado di riciclabilità (eco-modulazione).

EWP Recycling Pfand Österreich gGmbH avrà l’obbligo di organizzare la gestione dei flussi di materiali, denaro e dati e sarà il proprietario della merce raccolta, sulla quale i produttori avranno il diritto di prelazione a garanzia che gli imballaggi raccolti diventino prioritariamente materia prima seconda per nuove bottiglie e lattine (processo denominato bottle-to-bottle e can-to-can).

Il supporto dell’industria

Al fine di tenere in conto le esigenze degli operatori del settore e fornire una sicurezza di pianificazione per tutti i preparativi necessari, il regolamento è stato redatto dal Ministero della Protezione del Clima nell’ambito di un gruppo di lavoro assieme ai produttori di bevande, al settore del commercio alimentare e alle parti sociali come Camera del Lavoro e Camera di Commercio.  

I membri del consiglio direttivo dell’operatore di sistema austriaco, rappresentanti di produttori di bevande e del settore del Retail, considerano il regolamento un’importante pietra miliare nella pianificazione di un sistema cauzionale: “Il settore della vendita al dettaglio responsabile dell’allestimento dei punti di raccolta si assume un’importante responsabilità operativa. Per rendere il più semplice e accessibile la restituzione degli imballaggi da parte dei nostri clienti, stiamo investendo da mesi diversi milioni di euro nell’acquisto di RVM per la raccolta automatizzata, e nella conversione, a volte molto costosa, delle nostre filiali. Stiamo lavorando insieme per garantire che questo progetto, così importante per l’economia circolare, possa realizzarsi con successo nel 2025″, spiega Robert Nagele membro del CDA di di Billa AG.

Philipp Bodzenta, direttore degli affari pubblici di Coca-Cola Austria ha detto: “Il deposito cauzionale è un sistema efficiente e di alta qualità per ricavare da bottiglie e lattine di bevande usate nuovi contenitori. Il regolamento garantisce all’industria delle bevande l’accesso al materiale raccolto di alta qualità, consentendo così una chiusura del ciclo dei materiali riciclabili.”

Preparativi logistici e campagna di comunicazione

EWP Recycling Pfand Österreich gGmbH è stato fondato alla fine del 2022 e il suo amministratore delegato Simon Parth racconta i preparativi in corso: “Dall’inizio dell’anno, stiamo lavorando intensamente con un piccolo team alla creazione del sistema di deposito, e nel farlo stiamo anche utilizzando l’esperienza di altri Paesi, come la Slovacchia o i Paesi scandinavi, che hanno già un sistema di deposito di successo. Ci stiamo concentrando sull’implementazione di un sistema informatico e sulla logistica. Tutti i rivenditori di bevande in bottiglie di PET o lattine di alluminio in Austria partecipano al sistema di deposito, che si tratti di un supermercato o di una panetteria. Per molte aziende, questo rappresenta un grande cambiamento e preparativi da affrontare entro il 2025. Il compito è quello di sviluppare un sistema logistico efficiente e praticabile in modo che i due miliardi di bottiglie e lattine immessi ogni anno possano essere smistati e il materiale riciclato possa essere reimmesso nel riciclo di alta qualità”.

“Per i prossimi mesi è importante raggiungere tutti i principali stakeholder e stiamo lavorando intensamente alla creazione di canali di comunicazione. Ad esempio, la nostra homepage con le prime informazioni rilevanti sul sistema è già online in quattro lingue. È già molto facile contattarci tramite questo sito”, afferma Monika Fiala, amministratore delegato di Recycling Pfand Österreich. “Un manuale dettagliato con tutte le informazioni importanti sull’etichettatura e la registrazione sarà a disposizione dei produttori a partire dall’autunno. Prepareremo anche i consumatori al sistema di deposito: con l’anno prossimo, una importante campagna di comunicazione fornirà informazioni sull’importo del deposito e dettagli importanti sulla procedura di conferimento, ad esempio il fatto che le bottiglie e le lattine non devono essere schiacciate se si vuole riscattare il deposito”.

Una partnership con Coca-Cola per promuovere bottiglie in vetro riutilizzabili

Oltre all’approvazione del regolamento per il sistema di deposito cauzionale per contenitori monouso di bevande, il governo austriaco ha sostenuto con 4 milioni di euro il fondo di Coca-Cola HBC per facilitare lo sviluppo di una economia circolare per i contenitori di bevande, ed in particolare l’apertura di una nuova linea ad alta velocità per bottiglie in vetro a rendere nello stabilimento Coca-Cola di Edelstal.

La nuova linea, in cui Coca-Cola HBC ha investito un totale di 12 milioni di euro, che dovrebbe essere più efficiente dal punto di vista dei consumi di acqua ed energia, verrà dedicata alla produzione di bevande in bottiglie di vetro da 400 ml ricaricabili e richiudibili per il mercato on-the-go e per il consumo a casa.

Secondo Coca-Cola HBC, le nuove bottiglie serviranno per raggiungere gli obiettivi di riuso obbligatori fissati per legge dal governo austriaco. A partire dal 2024, infatti, i supermercati con superficie superiore ai 400 metri quadrati dovranno offrire gradualmente bevande in imballaggi riutilizzabili. Dapprima i contenitori riutilizzabili dovranno essere offerti in almeno un punto vendita su tre parte di un gruppo, mentre dal 2025 dovranno essere presenti nel 90% dei punti vendita del gruppo in questione. L’obiettivo è quello di avere entro il 2030 una quota pari al 30% delle bevande vendute in Austria, commercializzata in bottiglie ricaricabili, che, secondo il Ministero dell’ambiente possono essere riutilizzate fino a 50 volte prima di venire riciclate (nel caso degli imballaggi in vetro).

Zoran Bogdanovic, CEO di Coca-Cola HBC, spiega: “L’Austria è già uno dei nostri mercati in più rapida crescita per quanto riguarda gli imballaggi riutilizzabili e questa nuova linea accelererà ulteriormente questo tipo di imballaggio, che è richiesto sia dai nostri clienti rivenditori che dai consumatori. Poiché le opzioni ricaricabili presentano un’impronta di carbonio ridotta, questa nuova linea in Austria supporta ulteriormente il nostro obiettivo Net Zero entro il 2040“.

Considerando che gli imballaggi sono responsabili del 34% delle emissioni di ambito 3 della catena di fornitura, Coca Cola prevede che l’investimento contribuirà a raggiungere l’obiettivo di emissioni zero imputabile a tutta la sua catena di valore entro il 2040. L’azienda dichiara di aver già ridotto del 30% le proprie emissioni Scope 1, 2 e 3 negli ultimi dodici anni.

Sempre in Austria, il Gruppo ALPLA ha collaborato con l’azienda di acqua minerale Vöslauer per creare una bottiglia in PET ricaricabile .

Fonte: Packaging Europe

Aggiornamento  31 gennaio 2024

Commissioni di gestione separate per tipologia di materiale e metodo di raccolta

Sono stati pubblicati gli importi delle commissioni di gestione del Sistema di Deposito Cauzionale austriaco. La normativa approvata dal Ministero della Protezione del Clima prevede una distinzione in base al materiale (plastica o metallo) e in base al metodo di raccolta (manuale o automatizzato). Per i vuoti resi manualmente saranno corrisposti 0,0288 euro per le bottiglie in plastica e 0,0261 euro per le lattine in metallo. Per i vuoti raccolti tramite Reverse Vending Machines, gli importi sono di 0,0399 euro per le bottiglie in plastica e 0,0372 euro per le lattine in metallo.

Per il calcolo delle commissioni di gestione l’associazione promotrice Einwegpfand (proprietaria di Recycling Pfand Austria) e il Ministero per la protezione del clima hanno fatto appello a esperti internazionali per lo sviluppo di un modello che tenesse in conto “lo sforzo medio” per la raccolta dei vuoti “compreso lo stoccaggio prima del trasporto”. I valori delle commissioni di gestione calcolati dal modello sono stati testati, riconosciuti e accettati dalle associazioni di produttori e sono stati approvati da tutti i comitati di Recycling Pfand Austria. Il Ministero della Protezione del Clima ha confermato i valori delle Commissioni di gestione, che saranno dunque riconosciute ai rivenditori a partire dal 1° gennaio 2025 con l’entrata in vigore del Sistema di deposito cauzionale austriaco.  

Per avere una panoramica delle commissioni di gestione (handling fees) nei Sistemi di deposito esistenti, in Europa e altrove, si può controllare il factsheet di Reloop “Handling fees in deposit return systems”.  

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