Ungheria: partirà a gennaio 2024 il DRS per contenitori monouso e riutilizzabili

Il nuovo sistema di deposito cauzionale ungherese obbligatorio per legge, vale sia per contenitori monouso per bevande (bottiglie di plastica e lattine) che per le bottiglie riutilizzabili in vetro

Il 15 novembre è stato il termine ultimo per le aziende ungheresi per effettuare la registrazione al sistema che prenderà avvio il 1°gennaio 2024. Come per altre normative sulla gestione dei rifiuti, la base della legislazione si trova nelle direttive dell’UE e, a livello nazionale, nella legge sui rifiuti e nel decreto governativo 450/2023. (X.4.) che determina nei dettagli come sarà il funzionamento del sistema.

Il decreto prevede che tutti i contenitori per bevande monouso e riutilizzabili (bottiglie in vetro) di dimensioni comprese tra 0,1 e 3 litri siano soggetti al sistema DRS. Sono esclusi i contenitori per latte e bevande derivate oppure bevande con limitati volumi di vendita ( meno di 5.000 unità immesse al mercato nell’arco di un anno fiscale). Per i contenitori monouso l’importo della cauzione è fissato per legge a 50 HUF (circa 13 centesimi di euro), mentre per i contenitori riutilizzabili è il produttore che ne stabilisce il valore.

Il DRS ungherese avrà un modello di governance centralizzato, con un unico amministratore di sistema MOHU (MOL Hulladékgazdálkodási Zrt.).

Possibilità di istituire sistemi di deposito volontari

Il regolamento, oltre a determinare quali siano i contenitori soggetti al sistema di deposito obbligatorio riconosce anche la possibilità per i produttori di istituire dei sistemi di deposito su base volontaria per quelle categorie di imballaggi e di bevande che ne sarebbero esenti.

La raccolta dei contenitori avverrà con l’ausilio di oltre 1500 Reverse Vending Machines RVM posizionate nei punti vendita della grande distribuzione (supermercati, ipermercati) e in luoghi pubblici ad alta frequentazione in tutta l’Ungheria con lo scopo di aumentare il tasso di raccolta delle bottiglie in PET dall’attuale 40% al 90%. Entro il 1° luglio 2024 il totale delle RVM che devono essere posizionate nei negozi che vendono bevande con una superficie di vendita superiore a 400 metri arriverà alle 3000/6000 unità. Tuttavia anche negozi più piccoli potranno installarle volontariamente. Il progetto finanziato da MOL, l’amministratore del sistema di deposito, costerà circa 131 milioni di euro.

I distributori automatici saranno forniti da tre aziende: le più grandi sono la norvegese TOMRA e la Envipco, che ha una sede in Nord America, ma ci saranno anche distributori mobili trasportati da furgoni che sono prodotti da Returmati.

I consumatori che restituiscono le bottiglie riceveranno un voucher del valore del deposito che potrà riscattato come contanti o essere donato per beneficenza. A partire dalla primavera, la somma potrà essere accreditato direttamente sul conto corrente bancario del beneficiario tramite un’applicazione. L’obiettivo è quello di rendere semplice e accessibile la restituzione dei contenitori da parte dei consumatori per fare si che diventi un’azione parte della loro routine.

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