Inghilterra e Irlanda del nord approvano la legge che sancisce l’avvio di un sistema di deposito nel 2027

Approvato il Regolamento che istituisce un DRS in Inghilterra e Irlanda del Nord. L’ente che amministrerà il sistema sarà nominato nel corso del 2025 e il DRS prenderà avvio nell’ottobre 2027.

È stato pubblicato il 27 gennaio sul sito del Governo del Regno Unito l’annuncio ufficiale sulla partenza del DRS dopo l’approvazione della legislazione da parte della Camera dei Comuni avvenuta il 21 gennaio scorso passata con 351 voti favorevoli (per la maggior parte laburisti) e 74 voti contrari (per la maggior parte conservatori).

Il regolamento si applica all’Inghilterra e all’Irlanda del Nord ma i funzionari del governo hanno lavorato a stretto contatto con il governo scozzese che sta modificando la legislazione esistente sul DRS per poter lanciare unitamente il sistema che coinvolge tre nazioni su quattro del Regno Unito nell’ottobre del 2027.

Con l’adeguamento della normativa scozzese i tre governi garantiranno quindi che il programma venga implementato in modo efficace, lavorando a stretto contatto con le imprese per fornire le infrastrutture e gli investimenti necessari per garantirne il successo.

I rivenditori di bevande saranno obbligati a partecipare al programma allestendo punti di raccolta e di riscatto della cauzione per i contenitori di bevande in plastica e metallo .

L’ente no profit (Deposit Management Organisations – DMO) che amministrerà il sistema verrà nominato nell’aprile del 2025. Sarà l’industria del settore che si assumerà il compito di finanziare e amministrare l’operatività e la gestione quotidiana del sistema. Il DMO tra gli altri compiti sarà tenuto a soddisfare gli obiettivi di raccolta stabiliti dalla legislazione, compensare finanziariamente i rivenditori per il servizio di raccolta dei contenitori svolto e di vendere ai riciclatori gli imballaggi raccolti.

Come abbiamo raccontato precedentemente , a differenza di altri paesi dove il legislatore ha indicato l’ammontare minimo del deposito (ad esempio in Scozia il governo aveva fissato per legge un deposito di 20 centesimi di euro per tutte le tipologie di contenitori inclusi nel DRS), sarà l’operatore del sistema DMO a fissare l’importo del deposito.

La legislazione prevede attività di monitoraggio e controllo da parte dell’Environment Agency e dalle sedi di pertinenza dell’ente britannico corrispondente alla nostra Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) sull’operato dell’amministratore del sistema.

Contenitori per bevande monouso presenti nel littering di tutti le zone costiere

In Inghilterra, Irlanda del Nord e Scozia, vengono immesse sul mercato ogni anno circa 30 miliardi di contenitori per bevande monouso di cui 12 miliardi sono bottiglie di plastica e 13 miliardi lattine. Si stima che ogni anno circa 6,5 ​​miliardi di contenitori in plastica e metallo per bevande vengano smaltiti anziché riciclati, e che molti finiscano dispersi nell’ambiente.

Una ricerca della Marine Conservation Society ha evidenziato che nel 2023 nel 97% delle zone costiere dove sono state eseguite operazioni di pulizia e monitoraggio rifiuti i contenitori per bevande erano sempre presenti, così come è sempre avvenuto dal 1994, anno in cui MCS ha iniziate le analisi sui rifiuti. Negli ultimi 3 anni, sono stati trovati in media 15 contenitori per bevande ogni 100 metri di spiaggia esaminata.

Il Ministro dell’Economia Circolare Mary Creagh ha dichiarato: “Questo governo renderà il Regno Unito più pulito e porrà fine alla società dell’usa e getta. Questo è un passo fondamentale per fermare la valanga di rifiuti che sta riempiendo le nostre strade, i fiumi e gli oceani e per proteggere la nostra preziosa fauna selvatica. Secondo Craig dare un valore economico ai rifiuti da imballaggi per bevande supporta il Piano per il cambiamento del governo per una crescita più pulita, garantendo stabilità economica, catene di approvvigionamento più resilienti e nuovi posti di lavoro verdi.

Il Ministro dell’Agricoltura, dell’Ambiente e degli Affari Rurali dell’Irlanda del Nord, Andrew Muir, ha dichiarato: “Nutro obiettivi ambiziosi di protezione del clima, promozione di una crescita verde e di riduzione dei rifiuti evitabili. L’implementazione di un sistema di deposito cauzionale svolge un ruolo chiave nel raggiungimento di tali obiettivi. L’introduzione dei nuovi regolamenti approvati dal parlamento rappresentano un passo significativo in questo processo e testimoniano il nostro impegno ad andare avanti insieme per trasformare queste ambizioni in realtà.

Il sostegno delle associazioni ambientaliste e dell’industria

Allison Ogden-Newton OBE, amministratore delegato dell’Ong Keep Britain Tidy, ha spiegato che il sistema di deposito funziona come una misura miracolosa ad evitare che bottiglie di plastica e lattine finiscano nei parchi, strade e attraverso corsi d’acqua arrivino in mare.  “Ogni giorno smaltiamo bruciamo o seppelliamo in discarica milioni di contenitori di bevande in modo deprimente. Questa legislazione metterà fine a tutto ciò, farà risparmiare ai contribuenti milioni di sterline in costi di bonifica e darà al riciclo un vero impulso. “

Stephen Moorhouse, Vice Presidente e Direttore Generale della Business Unit GB di Coca-Cola Europacific Partners, ha dichiarato: “Da diversi anni sosteniamo il lancio di un DRS in tutto il Regno Unito poiché rappresenta un modo comprovato per aumentare il riciclaggio e affrontare il problema dei rifiuti. Pertanto, accogliamo con favore la chiarezza fornita dal regolamento per l’Inghilterra, l’Irlanda del Nord che garantiranno un sistema allineato anche con la Scozia, nonostante le sfide più ampie legate a un approccio a livello di Regno Unito”.

Secondo Moorhouse, “rispettare le scadenze sarà impegnativo ma realizzabile, ed è giunto il momento che l’industria si rimbocchi le maniche per creare un sistema ben progettato che funzioni per le aziende, i consumatori e l’ambiente”.

Il Galles vuole sviluppare un DRS più ambizioso

Le sfide prima menzionate dal rappresentante di Coca Cola si riferiscono in particolare al fatto che, come abbiamo raccontato in un nostro precedente articolo , il Galles ha deciso di non aderire per ora al programma principalmente a causa della mancata inclusione dei contenitori per bevande in vetro.

Il Galles ha lavorato con gli altri governi del Regno Unito per cercare di arrivare ad un compromesso ma pare che problemi legati alle regole stabilite dall’Internal Market Act 2020, che garantisce la libera circolazione delle merci indipendentemente dalle leggi locali (ereditato dalla precedente amministrazione), e i tempi stretti a disposizione abbiano influito nella decisione del Galles di non partecipare al DRS.

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