Regno Unito: la discussione sul vetro posticipa al 2027 l’avvio del DRS con un totale di 25 miliardi di contenitori sprecati

Il DRS in Irlanda è invece partito con il 1° febbraio 2024

Il sistema di deposito cauzionale per contenitori di bevande monouso del Regno Unito avrebbe dovuto entrare in vigore nel 2025, ma è stato ancora una volta posticipato. Secondo il ministro dell’Ambiente Robbie Moore il ritardo è dovuto al fatto che armonizzare e sincronizzare le politiche sul DRS di Irlanda del Nord, Scozia e Galles con quella dell’Inghilterra richieda più tempo. In particolare ci sono divergenze tra le quattro nazioni sui materiali dei contenitori che dovrebbero essere assoggettati al sistema.

La nuova data di lancio annunciata per l’ottobre del 2027 pone fine a mesi di discussioni e speculazioni. Il sistema includerà le bottiglie in PET, le lattine in acciaio e alluminio, ma escluderà le bottiglie in vetro.

Il ministro Robbie Moore aveva imputato il ritardo alle divergenze esistenti tra le nazioni rispetto alle tipologie di materiali da includere nel sistema. Mentre Inghilterra, Irlanda del Nord e Scozia hanno concordato di escludere il vetro al momento del lancio del DRS, il governo gallese ha optato per una posizione diversa includendo invece le bottiglie in vetro per bevande.

Moore sostiene che l’inclusione del vetro in uno qualsiasi dei DRS del Regno Unito creerà “un’eccessiva complessità” per l’industria delle bevande e aumenterà i costi di stoccaggio e gestione per i rivenditori.

Continueremo a dialogare con il governo gallese, ma se la loro posizione non cambierà, ribadiremo il dovere di proteggere il mercato interno del Regno Unito e facilitare il libero scambio all’interno del Regno Unito in modo che le imprese possano continuare a commerciare senza ostacoli e garantire prezzi e scelte migliori per i consumatori” ha dichiarato il ministro.

Al momento non è in programma l’esclusione di alcun DRS dallo UK Internal Market Act 2020 (UKIM) in quanto esiste il massimo allineamento e interoperabilità possibile in tutto il Regno Unito per proteggere imprese e consumatori. Tuttavia, qualsiasi richiesta di esclusione verrebbe presa in considerazione sulla base delle prove presentate” conclude.

Dal documento politico pubblicato il 25 aprile scorso risultano quindi inclusi nel sistema i contenitori in plastica e metallo di formato compreso tra 150 ml e 3 litri, mentre le altre tipologie di contenitori per bevande rientrano nell’ambito dei regimi di responsabilità estesa del produttore (EPR). Anche i contenitori per bevande in vetro rientreranno nell’ambito di applicazione dell’EPR e i produttori che immettono tali contenitori a partire da aprile 2025 dovranno finanziare la gestione del fine vita con l’avvio al riciclo.

In linea con le caratteristiche del DRS dell’Irlanda avviato nel febbraio di quest’anno.

Le tre fasi di attuazione

Il DRS sarà implementato in tre fasi che porteranno al suo lancio nell’ottobre 2027. La prima fase la definizione della regolamentazione del sistema e la nomina entro la primavera del 2025 dell’ente che lo gestirà denominato : Deposit Management Organization (DMO). Nella seconda fase la DMO dovrà progettare tutta l’infrastruttura informatica e operativa del sistema Durante la terza fase dalla primavera del 2026 all’autunno del 2027 la DMO dovrà creare tutta l’infrastruttura di raccolta lo sviluppo del programma di etichettatura e grafica, i test sul sistema e supportare la preparazione di campagne di coinvolgimento dei consumatori. I rivenditori di bevande dovranno allestire i punti di raccolta presso le lori sedi e dotarsi di macchine per la raccolta automatizzata.

Una storia di annunci e rinvii partita nel 2018

Un Sistema di deposito cauzionale per imballaggi per bevande era stato annunciato per la prima volta nel 2018 dall’allora segretario all’Ambiente Michael Gove. Il Sistema doveva essere lanciato nell’agosto 2023, ma è stato posticipato prima al 2024, poi al 2025 e ora al 2027.

Nel 2020, una bozza di legislazione della Scozia prevedeva un DRS per contenitori di bevande monouso che includesse lattine in metallo, bottiglie in plastica e bottiglie in vetro. Secondo il programma originale, sottoposto nel 2021 a consultazione pubblica, anche il DRS di Inghilterra, Irlanda del Nord e Galles avrebbe dovuto includere contenitori per bevande in metallo, plastica e vetro. Il 59% dei rispondenti di tale consultazione (2590 persone) si era dichiarato a favore di un DRS “coerente” con le attuali regole di raccolta differenziata domiciliare dei contenitori per bevande onde evitare confusione circa le tipologie di contenitori gestite o meno da un eventuale DRS. A seguito di tale consultazione il produttore Tetra Pak auspicava che fossero inclusi anche i contenitori in cartone per bevande così da avere un “DRS all-in” che coprisse “la gamma più ampia possibile di materiali e prodotti”.

Tuttavia già all’inizio dell’anno scorso fonti giornalistiche avevano riferito che le bottiglie in vetro avrebbero potuto rimanere escluse, almeno in Inghilterra e Irlanda del Nord. L’industria aveva infatti allertato “sul rischio che l’inclusione del vetro […] avrebbe aumentato enormemente i costi e la complessità del sistema”.  La Scozia e il Galles, a favore dell’inclusione anche del vetro, avevano dunque elaborato un programma che avrebbe dovuto integrarsi con un programma nazionale.

A seguito delle pressioni del governo britannico la Scozia, dove la partenza del DRS sarebbe dovuta avvenire nel 2025, ha accettato di escludere il vetro, al contrario del Galles.

Delusione da parte delle associazioni ambientaliste

Secondo quanto riportato dal Guardian, le associazioni ambientaliste hanno affermato che il ritardo è una “enorme delusione” che vede passare quasi un decennio dal momento in cui era stato proposto, e aggiunto di essere doppiamente costernate dal fatto che il piano non includerà le bottiglie di vetro.

Si stima che i consumatori britannici utilizzino circa 13 miliardi di bottiglie di plastica all’anno. Solo 7,5 miliardi vengono riciclate, mentre le restanti 5,5 miliardi vengono smaltite in discarica o inceneritori.

Sandy Luk, amministratore delegato della Marine Conservation Society, ha dichiarato: “È una grande delusione dovere aspettare altri anni e che non coprirà le bottiglie di vetro. Per il bene dei nostri oceani, non possiamo continuare così e chiediamo al governo britannico di accelerare questa legge e di seguire l’ambizione del Galles con l’inclusione del vetro”.

L’associazione Keep Britain Tidy stima che da oggi all’inizio dello schema non verranno intercettati per il riciclo 25 miliardi di bottiglie e lattine. Allison Ogden-Newton, responsabile dell’associazione, ha dichiarato: “Questo ritardo significa che oceani di bottiglie e lattine continueranno ad essere dispersi nell’ambiente o sprecati nei cassonetti invece di essere riciclati. L’esclusione del vetro è estremamente deludente. I contenitori di vetro innescano incendi e causano danni alle persone, agli animali domestici e alla fauna selvatica. Per questo motivo il 78% delle persone vuole che il vetro sia incluso nel sistema di deposito. Siamo lieti che il Galles sia determinato a portare avanti lo schema previsto e incoraggiamo il resto del Regno Unito a seguirne l’esempio”.

Il sostegno dell’industria al DRS come strumento per l’economia circolare

L’industria delle bevande è a favore di un DRS per contenitori in plastica, cartone e alluminio ma ha fatto pressione perché il vetro venisse escluso.

Karen Betts, CEO della Food and Drink Federation, ha dichiarato: “con un DRS i contenitori per bevande potranno essere riciclati e riutilizzati in modo più semplice ed efficiente, il che è una buona notizia per l’ambiente, le aziende e i consumatori”.

Dusan Stojankic, vicepresidente di Coca-Cola per Gran Bretagna e Irlanda, ha dichiarato: “Noi di Coca-Cola vogliamo riciclare ogni singola lattina e bottiglia che immettiamo sul mercato e l’annuncio sull’introduzione del sistema è un enorme passo avanti verso sistemi deposito ben progettati che ci aiuteranno a raggiungere questo obiettivo”.

Paul Graham, amministratore delegato di Britvic plc per la Gran Bretagna, ha dichiarato: “Britvic è da tempo a favore di un sistema di deposito armonizzato e ben progettato nel Regno Unito, perché crediamo che possa realizzare un’economia veramente circolare e garantire che un buon imballaggio non diventi mai un rifiuto”.

Carol Robert, Chief Operating Officer di Suntory Beverage & Food Gran Bretagna e Irlanda, ha dichiarato: “Il progetto è stato avviato, quindi è giusto che il cronometro riparta nel Regno Unito verso la costruzione di un efficace sistema di Deposito.  Oltre ai vantaggi a lungo termine, come la riduzione dei rifiuti e l’aumento delle percentuali di riciclaggio, il DRS è anche un passo fondamentale per le aziende e per il Regno Unito per raggiungere l’obiettivo “net zero”.

Gemma Morgan, Category Director Beverages – Danone UK & Ireland, ha dichiarato:Un DRS aiuta a tenere la plastica lontana dalla natura, ad aumentare i tassi di riciclo e a raggiungere gli obiettivi di circolarità. Attualmente è difficile ottenere quella qualità e quantità di materiale riciclato di cui abbiamo bisogno nel Regno Unito e crediamo che un DRS migliorerebbe significativamente questo aspetto”.

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