Il sistema di deposito cauzionale rumeno, implementato a fine novembre 2023, ha raggiunto nel mese di settembre 2024 un tasso di raccolta medio del 81,2% per i contenitori per bevande soggetti al deposito immessi sul mercato. Grazie alla forte adesione dei cittadini al DRS, in un paese dove la percentuale di raccolta differenziata è tra le più basse d’Europa, la Romania punta adesso all’obiettivo del 90%, tre anni prima di quanto richiesto dalla direttiva SUP per le bottiglie in plastica per bevande.
Tutti “pazzi per il riciclo” in Romania. L’entrata in vigore del Sistema di Deposito Cauzionale (DRS) per contenitori di bevande monouso implementato a fine novembre 2023 ha comportato un cambiamento di mentalità tra i rumeni, che da allora hanno conferito nei punti di raccolta del DRS 2,32 miliardi di contenitori per bevande in plastica, vetro o alluminio. Così, in soli 10 mesi la Romania è riuscita a raggiungere un tasso medio di raccolta per il mese di settembre dell’81,2%, di cui l’80% di intercettazione per le bottiglie in plastica, l’82% per le bottiglie in vetro e l’84% per le lattine. Nelle due infografiche a seguire si possono vedere i progressi compiuti tra agosto e settembre.
“Decine di migliaia di tonnellate di imballaggi arrivano ogni giorno negli impianti di riciclaggio e aumentano ogni settimana, il che ci rende felici perché significa nuovi investimenti, nuovi posti di lavoro e più tecnologia in Romania”, ha dichiarato alla fine di agosto il ministro dell’Ambiente, Mircea Fechet, che prevedeva di potere annunciare da lì a poco il traguardo di 2 miliardi di contenitori raccolti. Un traguardo che è stato superato a settembre con 2,32 miliardi di contenitori intercettati per il riciclo e che ha permesso ai riciclatori di ricevere 144.000 tonnellate di materiale post consumo.
Obiettivo 90% di raccolta selettiva al 2026
Grazie al DRS il governo rumeno punta a raggiungere una percentuale di raccolta selettiva dei contenitori per bevande superiore al 90% entro il 2026, ovvero tre anni prima di quanto previsto dalla direttiva sulle plastiche monouso SUP. “In un paese dove si creano montagne di rifiuti e discariche, poiché generiamo sei milioni di tonnellate di rifiuti all’anno, il sistema di deposito cauzionale è davvero benvenuto, considerando che partiamo da una percentuale di raccolta differenziata tra il 12% e il 13%, il che ci colloca come performance in fondo alla classifica dell’Unione Europea”, ha sottolineato Fechet.
Naturalmente non son tutte rose e fiori in quanto ci sono state anche difficoltà e resistenze. Ad esempio, Il Ministro dell’ambiente ha evidenziato che tra le maggiori resistenze al sistema c’è quella dei negozi nelle zone rurali che si rifiutano di recuperare i contenitori vuoti riportati indietro dai clienti, nonostante abbiano applicato il deposito di 10 centesimi di euro al prezzo di vendita.
Riduzione del littering
Da quanto è entrato in vigore il DRS, la quantità di contenitori per bevande dispersi nel littering è diminuita. Il ministro dell’ambiente Fechet ha assicurato che ci sono meno rifiuti nelle strade delle città e anche nelle aree naturali. Ad esempio, nei dintorni del villaggio di Mureșenii Bârgãului, situato nella provincia di Bistrița-Nãsãud, le rive dei fiumi fino a poco tempo fa risultavano ostruite da ingenti quantità di contenitori di plastica ora si presentano più pulite.
Chi inquina paga (perde il deposito) a favore di chi ne guadagna una fonte di reddito
Uno dei motivi della riduzione del littering è il fatto che molti cittadini hanno trovato nella raccolta dei contenitori dispersi nell’ambiente un’opportunità economica e sempre più persone raccolgono contenitori abbandonati per riscattare il deposito.
Si vedono spesso infatti lunghe code di persone con sacchi contenenti imballaggi per bevande in fila davanti alle Reverse Vending Machines in attesa che venga il loro turno, e specialmente nei fine settimana.
“In due settimane ho raccolto quasi 50 contenitori”, afferma Nicolae Petre, un giornalista radiofonico che si dice stupefatto della reazione dei suoi connazionali: “Non avevo mai visto attivarsi così tante persone in cambio di una somma di denaro tutto sommato irrisoria“, ammettendo che la misura governativa lo ha incentivato a differenziare per il riciclo più di quanto facesse prima.
“Mi alzo ogni giorno alle sei del mattino e attraversa la città, sempre lungo la stessa strada; alla fine ho caricato il mio carrello con centinaia di contenitori”, racconta Cosmin Popa raccogliendo una bottiglia in una strada centrale di Bucarest. “Guadagno quasi 100 lei (20 euro) al giorno; non è molto, ma mi permette la maggior parte delle volte “Mi alzo ogni giorno alle sei del mattino e attraversa la città, sempre lungo la stessa strada; alla fine ho caricato il mio carrello con centinaia di contenitori”, racconta Cosmin Popa raccogliendo una bottiglia in una strada centrale di Bucarest. “Guadagno quasi 100 lei (20 euro) al giorno; non è molto, ma mi permette la maggior parte delle volte di comprare cibo per tutta la giornata ”. Nelle aree dove si fanno picnic e barbecue, luoghi pieni di gente che porta con sé bottiglie d’acqua, succhi e birra in un fine settimana Popa racconta di essere riuscito a guadagnare 400 lei (80 euro).
Un sistema cauzionale giovane ma promettente che crea lavoro verde
Il sistema di deposito cauzionale rumeno doveva inizialmente partire nel 2022, ma poi l’entrata in vigore era stata rimandata al 2023 a causa di ritardi, tra cui la nomina dell’amministratore di sistema RetuRO e del suo CEO Gemma Webb.
Il ministro Fechet, nonostante la richiesta ricevuta da parte di RetuRO per un posticipo di qualche mese lo scorso anno, non ha concesso ulteriori proroghe , decisione che a distanza di dieci mesi e a fronte dei risultati raggiunti, si è dimostrata vincente.
Come scrive Gemma Webb su linkedin in concomitanza con l’apertura del settimo centro di conteggio e smistamento nella contea di Prahova due settimane fa, i centri operativi dell’infrastruttura di RetuRO possono già trattare oltre 7 miliardi di contenitori all’anno.
L’ultima struttura all’avanguardia, oltre ad aumentare la precedente capacità di trattamento di oltre 820 milioni di contenitori all’anno, ha generato anche altri 120 posti di lavoro verdi, a favore di una crescita economica locale più sostenibile. Complessivamente RetuRO ha creato oltre 800 posti di lavoro green.
Informazioni sul DRS rumeno
L’amministratore del sistema RetuRO Sistem Garanție Returnare S.A., è un consorzio formato da tre azionisti privati: l’Associazione rumena dei produttori di birra (30%), l’Associazione dei produttori di bevande analcoliche (30%) e l’Associazione dei rivenditori (20%). Nel CDA è presente anche lo Stato rumeno attraverso la presenza e il coinvolgimento del Ministero dell’Ambiente, delle Acque e delle Foreste (20%). Il modello di governance adottato è di tipo centralizzato con un solo operatore che gestisce il sistema. Il modello di raccolta è del tipo return-to-retail con punti di restituzione per gli imballaggi per bevande presenti presso i rivenditori, così come avviene nella maggior parte dei sistemi DRS europei.