
Pubblicato da Reloop il rapporto più completo fino ad oggi rivela che i sistemi di deposito (DRS) riducono drasticamente la quantità di rifiuti da contenitori per bevande dispersi nell’ambiente, il cosiddetto littering. Il rapporto, frutto della più estesa analisi internazionale mai condotta sulla relazione tra i sistemi di deposito-cauzione (DRS) e il littering, attinge a dati sulla composizione dei rifiuti abbandonati provenienti da oltre 100 giurisdizioni sparse in più di 80 paesi, sia con che senza DRS.
L’indagine Littered with evidence –Proof that deposit return systems work si è basata su due principali tipi di evidenza: gli studi compiuti nei vari paesi “prima e dopo” che hanno esaminato i cambiamenti avvenuti nella composizione del littering a seguito dell’introduzione o dell’espansione di un DRS, e gli studi comparativi, che hanno confrontato lo stato dell’arte del littering di paesi con un sistema cauzionale e senza.
Questo approccio metodologico robusto, che include oltre 20 casi studio e decenni di dati provenienti da Europa, Nord America e Australia, ha permesso di dimostrare che i DRS riducono drasticamente la quantità di rifiuti di contenitori per bevande, con una diminuzione media globale del 54% nelle aree dove sono implementati che può superare anche l’80% come alcuni casi studio hanno dimostrato.
Il dato di fatto che i sistemi cauzionali siano una soluzione efficace contro l’inquinamento da plastica e che riducano drasticamente la presenza di questi rifiuti nella natura e nei contesti urbani è stata da sempre una delle motivazioni principali che ha portato all’introduzione dei sistemi cauzionali in tutto il mondo.
Il metastudio Litter with evidence ha analizzato gli studi sul littering condotti in contesti diversi nei vari paesi: naturali, urbani o costieri rilevando che in tutti i casi l’implementazione del sistema cauzionale ha portato ad un’importante e rapida riduzione dei rifiuti da contenitori per bevande e spesso in tempi brevi.
Mentre molte politiche sui rifiuti sono mirate alla gestione dei rifiuti una volta prodotti, i DRS si distinguono come lo strumento più efficace per prevenirli, riducendone la dispersione. Nessun altro approccio ha dimostrato di potere conseguire risultati simili e questo spiega il crescente supporto pubblico e politico che i DRS stanno guadagnando a livello globale. Ai benefici immediati e significativi nella riduzione dell’inquinamento si sommano i benefici per l’economia del riciclo, per la mitigazione climatica con un risparmio sugli oneri finanziari a carico delle comunità per la gestione del littering.
Il DRS affianca i regimi di EPR per altri tipi di imballaggi
È importante sottolineare che il DRS non è un sistema alternativo o che compete con altri sistemi di gestione dei rifiuti. Al contrario è un sistema pienamente compatibile con i regimi di responsabilità estesa del produttore (EPR) e con la raccolta differenziata degli imballaggi domiciliare. Molti dei Paesi che hanno implementato un DRS avevano già infatti tali sistemi già operativi. Ciò che rende il DRS particolarmente efficace nell’intercettare i contenitori per bevande, e anche nei paesi con programmi di raccolta ben consolidati, è il meccanismo del deposito che attribuisce un valore economico al contenitore. Il deposito incentiva la restituzione del vuoto non solamente da parte del consumatore che ha acquistato la bevanda, ma anche da parte di altre persone che raccolgono i contenitori lasciati per strada per riscattarne il deposito. Un limite della raccolta domiciliare quando paragonata ad un DRS è che non intercetta quella quota importante di bevande consumate fuori casa. Sono infatti otto miliardi i contenitori che in Italia sfuggono al riciclo ogni anno che potremmo invece intercettare riducendo anche la plastic tax che paghiamo all’Europa ogni anno per le bottiglie in PET che non riusciamo a riciclare.
Riduzione dei rifiuti da imballaggi per bevande dopo l’avvio del DRS
Tra i casi studio presenti nello studio ne riprendiamo alcuni con il supporto dalle infografiche.
Un’analisi globale dei dati raccolti durante l’International Coastal Cleanup (ICC) 2021 di Ocean Conservancy, provenienti da 114 giurisdizioni (18 con un DRS e 96 senza), ha rilevato come lattine e bottiglie per bevande in vetro o plastica) fossero presenti in una quota significativamente inferiore del littering nei paesi con un DRS. In media, la proporzione di questi articoli nel flusso di rifiuti era inferiore del 54% per conteggio nelle giurisdizioni con DRS.

Quali sono i fattori che influenzano i risultati degli studi sulla composizione del littering?
Lo studio chiarisce anche il motivo per cui i risultati conseguiti in termini di riduzione dei rifiuti da contenitori per bevande variano da studio a studio. I fattori che possono giocare un ruolo sono riassunti dall’infografica seguente ordinati in tre categorie che includono: 1) la metodologia utilizzata per lo studio che include i rilevamenti e le scelte su tempi e luoghi per condurlo, 2) le caratteristiche, il design del DRS adottato in uno specifico paese, 3) e altre caratteristiche di varia natura che attengono al Paese, le sue infrastrutture, e ai suoi abitanti.

Riconoscere l’influenza che hanno avuto questi tre ordini di fattori sui risultati degli studi è importante per una piena comprensione e valutazione degli studi. Ad esempio, guardare ai rifiuti da contenitori per bevande basandosi solo sul conteggio delle unità offre una visione riduttiva che ha da sempre prestato il fianco ad una strategia comunicativa utilizzata dai soggetti contrari ai DRS per minimizzare il problema del littering causato dagli imballaggi per bevande, descritti come una piccola parte del flusso complessivo di rifiuti. Allo stesso tempo gli approcci basati sul conteggio delle unità di rifiuto tendono a “enfatizzare” la presenza nel littering piccoli oggetti come i mozziconi di sigaretta e gli involucri alimentari, che sono più numerosi ma meno voluminosi. Queste considerazioni sottolineano l’importanza di considerare sia il valore unitario che il volume o peso per una comprensione completa dell’impatto di questi rifiuti.

Come si può vedere dell’infografica, i mozziconi di sigaretta onnipresenti nel littering in quantità superiori rispetto alla maggior parte degli altri articoli, spesso si trovano in cima alla classifica come unità.

Come emerge dall’indagine di Keep New Zealand Beautiful, paese ancora senza DRS, i contenitori per bevande rappresentano oltre 1/4 del littering come volume e il 9% come unità.
Uno studio tra i più completi come rilevanza, robustezza e attendibilità dei dati che ha mappato la situazione del littering in Olanda, sia prima che dopo l’introduzione del DRS, è stato condotto dall’attivista e divulgatore Dirk Groot. La diminuzione nel littering delle bottigliette in plastica e lattine arriva all’80%.
Uno studio del Regno Unito ha rilevato che, mentre le lattine di bevande e le piccole bottiglie di plastica non alcoliche rappresentavano solo il 4% dei rifiuti come unità, costituivano il 50% per volume. Le sole bottiglie di plastica non alcoliche rappresentavano quasi un quarto del volume totale dei rifiuti, ma solo l’1% per conteggio.

Per quanto riguarda le bottiglie in plastica per bevande, dai dati dell’International Coastal Cleanup 2023 di Ocean Conservancy emerge che nei paesi europei con un DRS le bottiglie rappresentano lo 0,5% del littering comprensivo mentre nei paesi senza tale sistema il 3,2%.

Le nostre conclusioni in relazione alla situazione nazionale con il DRS ancora poco presente nell’agenda politica
In conclusione lo studio dimostra che i contenitori per bevande sono una componente importante e persistente del flusso di rifiuti, e che il DRS è lo strumento più efficace per intercettarli sino al 98% per un sicuro riciclo di qualità. I governi che vogliono ridurre l’inquinamento, preservare l’ambiente e l’economia e tagliare i costi di gestione dei rifiuti, trovano nei DRS una soluzione che è sia comprovata che scalabile.
In Europa è la normativa ambientale con il recente Regolamento Imballaggi e rifiuti da imballaggio PPWR a rendere il sistema obbligatorio entro il 2029.
Al momento le istituzioni nazionali che hanno il compito di decidere in merito all’istituzione di un DRS in Italia si sottraggono al dialogo , nonostante le parti sociali che aderiscono alla nostra campagna, e non solo, chiedano da tempo l’apertura di tavoli di confronto con il Governo, i Ministeri competenti, l’ISPRA, l’ANCI, la Distribuzione Organizzata, e gli operatori del settore delle bevande, per decidere insieme quale può essere il DRS più adatto al nostro Paese.
A compensare questa situazione di stallo è arrivato un sostegno importante alla causa del DRS da una realtà nazionale di prim’ordine come l’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile ASviS, che si aggiunge all’impegno di ordine legislativo annunciato lo scorso ottobre 2024 dal Vicepresidente della Camera Sergio Costa durante un importante convegno sul tema.
Leggi il Rapporto: Littered with evidence –Proof that deposit return systems work
Le factsheet :
The deposit divide: Why jurisdictions with deposit return systems stay cleaner
Before and after: How deposit return systems cut beverage container litter