
Per SDR Portugal, l’amministratore del sistema di deposito del Portogallo autorizzato dal governo lo scorso anno il 10 aprile 2026 rappresenta il punto di svolta di un processo che ha richiesto progressi tecnologici, logistici e operativi su vasta scala. Il Sistema di Deposito e Rimborso (SDR) per gli imballaggi monouso per bevande in plastica e metallo ( alluminio e acciaio) fino a tre litri, ha come obiettivo principale quello di incentivare il riciclo, promuovere la valorizzazione dei materiali e coinvolgere produttori e consumatori in un modello di economia circolare.
Fonte dell’intervista : Greensavers
Il Ministro dell’Ambiente, Maria da Graça Carvalho ha annunciato lo scorso novembre in Parlamento che il Sistema di Deposito e Rimborso (SDR) entrerà in vigore il 10 di aprile del 2026.
Anche in Portogallo l’introduzione del sistema risponde alla necessità del Paese di aumentare i tassi di raccolta e di riciclo, ridurre la dispersione degli imballaggi per bevande e la loro presenza nell’ambiente e nel rifiuto urbano indifferenziato, e di raggiungere gli obiettivi europei di raccolta vincolanti del 90% per le bottiglie di plastica monouso e le lattine in metallo (entro il 1° gennaio del 2029).
Si stima che il DRS porterà alla creazione di circa 1500 posti di lavoro diretti e indiretti.
In totale saranno oltre ottomila i punti di restituzione tra raccolta manuale e automatizzata ( 2.500 RVM) presenti in tutto il Paese come supermercati, negozi tradizionali, hotel, ristoranti e snack bar.
Per restituire grandi volumi di imballaggi sono presenti sul territorio dei “Centros Volta” dove si possono svuotare interi sacchi di imballaggi misti ricevendo uno scontrino in pochi secondi.
Il Ministero stima un risparmio annuo tra i 20 e i 40 milioni di euro sui costi di pulizia urbana sostenuti dagli enti locali.
Il sistema verrà amministrato da SDR Portugal, organizzazione fondata nel 2021 formata al 90% da produttori di bevande e distribuzione che è stata autorizzata ad operare nel 2024 .
Il sistema avrebbe dovuto essere operativo ormai 4 anni fa poiché la legge ne prevedeva la partenza dal 1° gennaio del 2022, ma, come si suol dire : meglio tardi che mai…
In un’intervista a Green Savers, Lia Oliveira, Direttrice Marketing e Comunicazione di SDR Portugal, spiega che l’impatto del sistema sarà evidente a più livelli: della riduzione dello spreco dei contenitori per bevande, all’aumento dei tassi di riciclo, ma anche sotto forma di un cambiamento culturale che coinvolgerà produttori, rivenditori e consumatori in una nuova logica di responsabilità condivisa.
Quale significato ha la data del 10 aprile 2026 per SDR Portugal e a che punto è il processo di preparazione?
Questa data rappresenta un traguardo storico per SDR Portugal e per il Paese. È il culmine di un processo di preparazione ancora in corso che ha implicato un lavoro intenso su diversi fronti: tecnologico, logistico, istituzionale e di comunicazione. L’installazione delle reverse vending machine RVM, la costruzione dei centri di conteggio e selezione e lo sviluppo del sistema informatico nazionale sono già in una fase avanzata, garantendo un avvio sicuro e senza intoppi. Il Sistema di Deposito e Rimborso (SDR) di imballaggi per bevande monouso in plastica, metallo (alluminio e acciaio) fino a tre litri, ha come principale obiettivo incentivare il riciclaggio, promuovere la valorizzazione dei materiali e coinvolgere produttori e consumatori in un modello di economia circolare. Si tratta di un cambiamento che trasformerà il modo in cui ci relazioniamo con gli imballaggi monouso per bevande. In questo momento, SDR Portugal si trova in una fase avanzata di implementazione, con l’installazione progressiva delle macchine per la restituzione automatizzata (RVM) degli imballaggi per bevande, lo sviluppo del sistema informatico nazionale che permetterà di tracciare tutti gli imballaggi immessi al consumo e i meccanismi di rimborso del deposito (e commissione di gestione ai rivenditori), così come la creazione dei centri di conteggio e selezione e la definizione delle operazioni di logistica. Questa fase è cruciale per garantire che, all’avvio, il sistema funzioni con l’affidabilità e la comodità necessarie per il consumatore. Siamo in attesa di questa fatidica data del 10 aprile, ma a buon punto come preparazione.
L’SDR rappresenta una cambiamento profondo nel modo in cui i portoghesi gestiscono i loro imballaggi per bevande. Che impatto ambientale e sociale sperano di raggiungere nei primi anni dopo l’avvio?
Il SDR rappresenta un profondo cambiamento nel modo in cui i portoghesi gestiscono i loro imballaggi per bevande. L’impatto sarà trasformativo – non solo nei numeri, ma anche nel modo in cui guardiamo agli imballaggi. SDR Portugal contribuirà a ridurre l’abbandono di rifiuti (littering) fino al 40% e ad aumentare sostanzialmente i tassi di raccolta e riciclo degli imballaggi, raggiungendo il 90% di raccolta per questo tipo di imballaggi entro il 2029.
Questa raccolta di alta qualità permetterà di generare materia prima riciclata idonea al contatto alimentare, chiudendo effettivamente il ciclo degli imballaggi in chiave circolare.
Se sul piano ambientale i numeri sono già impressionanti, l’impatto sul piano sociale sarà ugualmente profondo. SDR Portugal rappresenta un cambiamento culturale che unisce e coinvolge cittadini, produttori e rivenditori in uno sforzo congiunto per valorizzare le risorse e ridurre lo spreco. Siamo privilegiati di essere in prima linea in questa trasformazione che segnerà positivamente le prossime generazioni.
L’operazione coinvolge l’installazione di più di due mila macchine di raccolta in tutto il Paese. Che sfide avete incontrato nell’implementazione di una rete di questa dimensione?
L’operazione comporta l’installazione di circa 2.500 RVM in tutto il Paese. La dimensione del progetto non ha precedenti in Portogallo e richiede un coordinamento totale tra enti pubblici, produttori e rivenditori. Le sfide consistono nel garantire una copertura territoriale equilibrata, con macchine installate in tutto il Paese, comprese le regioni autonome di Madeira e delle Azzorre, e nell’assicurare l’integrazione tecnica e logistica tra le 2500 macchine (RVM), il sistema informatico centrale e i centri di conteggio e selezione. Un’altra sfida è l’adattamento degli spazi di vendita al dettaglio, che richiedono condizioni adeguate per ospitare le macchine e i flussi di imballaggi. Parallelamente, stiamo assicurando la formazione delle squadre e l’implementazione di meccanismi di audit e antifrode che garantiscano l’integrità del sistema. È stato uno sforzo congiunto per assicurare che nulla sia lasciato al caso e che ci sia fiducia tra tutte le parti coinvolte.
Il coinvolgimento dei consumatori sarà determinante per il successo del sistema. Che strategie di comunicazione e sensibilizzazione stanno essendo preparate per garantire una adesione ampia?
Il coinvolgimento dei consumatori sarà determinante per il successo del sistema. Questa, sì, sarà la sfida più grande – coinvolgere veramente il consumatore. Stiamo preparando una campagna nazionale di comunicazione. Vogliamo semplificare al massimo il messaggio per facilitare la comprensione sul funzionamento del sistema e la partecipazione dei consumatori. Il successo del Sistema dipenderà dal fatto che il pubblico ne comprenda la convenienza e i vantaggi. Prima dell’avvio verranno promossa una serie di azioni di sensibilizzazione e di dimostrazioni pratiche affinché tutti possano familiarizzare con il funzionamento del sistema e il processo di rimborso.
Anche il settore della vendita al dettaglio ha un ruolo centrale in questo processo. Come è stata la collaborazione con i rivenditori e in che modo i negozi integreranno l’SDR nel loro funzionamento quotidiano?
Il settore del commercio al dettaglio ha un ruolo centrale in questo processo di comprensione degli aspetti operativi e di sensibilizzazione dei consumatori. SDR Portugal è composta da un insieme di aziende che riuniscono oltre il 90% del settore delle bevande e del commercio al dettaglio operanti nel Paese, il che garantisce una collaborazione solida e coordinata.
I negozi allestiranno punti di restituzione automatizzati in zone dedicate opportunamente segnalate, con RVM di facile utilizzo. Vi sarà una specifica formazione anche per gli addetti nei negozi che partecipano al sistema. Vedere l’intero settore del commercio al dettaglio e i produttori di bevande lavorare uniti a favore di questo sistema, ci conferma quanto esso sia necessario e trasformativo per il Portogallo.
Il sistema coprirà bottiglie e lattine di bevande come acqua, bibite, birre, ma esclude prodotti lattiero-caseari e vino. Per quale motivo e potrà questa decisione essere rivista nel futuro?
L’esclusione di prodotti lattiero-caseari e vino nella fase iniziale del Sistema di Deposito e Rimborso (SDR) è dovuta a ragioni tecniche e sanitarie. Questi prodotti possono compromettere la qualità dei materiali raccolti e contaminare il processo di riciclo. Nel rispetto degli obiettivi europei di raccolta è strategico iniziare dai materiali con il maggiore potenziale di impatto ambientale e il minor tasso di raccolta – il PET e il metallo – assicurando efficienza e tracciabilità. Stiamo imparando dall’esperienza internazionale e promuoviamo studi in Portogallo che possano guidarci nel miglior modo possibile.
Il Portogallo deve raggiungere obiettivi europei impegnativi: raccogliere il 90% degli imballaggi entro il 2029 e assicurare il 65% di materiale riciclato nelle bottiglie di plastica entro il 2040. Come pensate di raggiungerli?
Sono obiettivi impegnativi, ma perseguibili. L’esperienza internazionale nei Sistemi di Deposito degli altri Paesi europei ci dice che in media si raggiungono tassi di raccolta del 90% dopo pochi anni dall’implementazione. Questo dato di fatto garantisce che riusciremo a raggiungere il 90% di raccolta selettiva entro il 2029, attraverso un investimento continuo in tecnologia, sensibilizzazione ed efficienza nella logistica. Parallelamente, il sistema contribuirà a far sì che le bottiglie di plastica incorporino il 65% di materiale riciclato entro il 2040, chiudendo il ciclo dell’economia circolare. Il 2026 sarà un anno decisivo affinché si possano raggiungere risultati eccellenti.
La tecnologia sarà uno dei pilastri dell’SDR. Che soluzioni digitali e logistiche stanno essendo sviluppate per garantire l’efficienza, il controllo e la trasparenza del sistema?
In effetti, la tecnologia è il cuore del Sistema di Deposito. SDR Portugal sta implementando un sistema informatico nazionale che assicura la raccolta e l’integrazione dei dati in tempo reale, dalla messa a disposizione degli imballaggi fino alla loro restituzione e riciclo. Ogni bottiglia e lattina sarà identificata da un codice esclusivo (EAN-SDR) e riconosciuta automaticamente dalle macchine di restituzione (RVM), il che permette di garantire tracciabilità totale, audit digitale e controllo antifrode. La tecnologia svolgerà un ruolo decisivo, dalla tracciabilità individuale di ogni imballaggio all’audit digitale e alla trasparenza del sistema. Dal punto di vista logistico, si stanno sviluppando centri di selezione e conteggio tecnologicamente equipaggiati, in grado di garantire la qualità del materiale raccolto e ottimizzare la logistica dei trasporti. Il sistema sarà inoltre accompagnato da meccanismi di supervisione continua, sotto la tutela di APA, DGAE ed ERSAR, assicurando trasparenza, sicurezza e fiducia pubblica. In sintesi, si tratta di un’infrastruttura intelligente, capace di generare informazioni in tempo reale e di garantire che ogni imballaggio abbia una destinazione certa, contribuendo a un modello di economia circolare pienamente digitalizzato e monitorato.
Oltre alla valenza ambientale, il deposito cauzionale può anche generare valore economico e sociale. Che impatto spera che abbia nell’economia circolare e nella creazione di nuove opportunità nel settore del riciclaggio e gestione dei rifiuti?
Certamente e qui SDR Portugal rappresenta una nuova economia circolare in azione, con un impatto ambientale, economico e sociale. La sua implementazione implica un investimento nazionale superiore a 150 milioni di euro, interamente finanziato dalle aziende aderenti. Più che un sistema, è un motore di trasformazione economica. SDR Portugal genererà nuove catene di valore nell’industria del riciclo e nell’innovazione tecnologica, potenziando lo sviluppo di materiali riciclabili di alta qualità e incentivando l’investimento in tecnologie verdi. Il risultato sarà un Paese più verde e più sostenibile. Inoltre, contribuirà a ridurre fino al 40% l’abbandono di rifiuti (littering) e a diminuire significativamente i rifiuti marini, rafforzando la credibilità ambientale del Portogallo e l’adempimento degli impegni europei del Paese.
Quale messaggio vorrebbe lasciare ai consumatori portoghesi sul ruolo che ciascuno può svolgere in questo nuovo modello di consumo?
Innanzitutto, che ogni cittadino in Portogallo comprenda che la sua adesione a questo Sistema è fondamentale. Ogni cittadino avrà un ruolo essenziale in questo cambiamento. La SDR Portugal ritiene che il successo del sistema dipenderà dalla partecipazione di tutti, perché ogni bottiglia e ogni lattina restituita conta. Il messaggio è semplice: ogni bottiglia e ogni lattina ha un valore. Restituendole, stiamo dando loro una nuova vita, contribuendo a un ambiente più pulito e a un Paese più sostenibile. Questo è un sistema fatto per tutti e pensato per essere conveniente, trasparente e accessibile. Con un gesto rapido, nel supermercato più vicino, ogni persona può far parte di una trasformazione nazionale. Con questo passo, il Portogallo fa un salto importante nella transizione verso l’economia circolare.
Come si può vedere dalla mappa dei sistemi di deposito europei con l’avvio del sistema in Portogallo saranno 19 i Paesi con un DRS (Deposit Return System) o SDR ( Sistema di Deposito e Rimborso).





















