Dagli UK un modello per calcolare i costi analitici della gestione dei rifiuti incluso la rimozione del littering

un nuovo modello per calcolare i costi di gestione

La società di consulenza Eunomia e il Waste and Resources Action Programme (WRAP), hanno annunciato lo sviluppo di una nuova metodologia che permette di identificare analiticamente le voci di costo imputabili alle operazioni di pulizia urbana e quali alla gestione dei diversi flussi di rifiuti. 

Solitamente i costi di gestione dei rifiuti e di pulizia e spazzamento strade vengono presentate in maniera aggregata, includendo anche dei costi che non sono direttamente legati alla gestione dei rifiuti urbani. Il nuovo metodo che va a  conteggiare  il peso e il volume delle varie tipologie di rifiuti raccolti, permette di scomporre i costi relativi alle varie attività. Secondo la società di consulenza, il metodo può essere applicato con qualsiasi tipologia di rifiuto. 


Facilitare l’espansione dei sistemi di responsabilità estesa del produttore per i rifiuti da imballaggi

Il metodo è stato sviluppato in contemporanea ad una analisi dei costi di gestione dei rifiuti urbani nel Regno Unito  (di cui gli imballaggi costituiscono oltre la metà)  che incidono sui bilanci dei Comuni per circa 660 milioni di sterline all’anno. Calcolare il costo dei rifiuti non è semplice. I costi di pulizia delle strade includono molte altre attività come la raccolta dei rifiuti abbandonati sulle strade che possono includere rifiuti ingombranti e parti di veicoli, la rimozione dei graffiti sui muri, la manutenzione del verde pubblico che, complessivamente, arrivano a costare 1 miliardo di sterline ogni anno

Inoltre, i costi aggregati del trattamento di specifici rifiuti sono influenzati non solo dal loro numero, ma anche dal loro peso e volume. Ad esempio, i mozziconi di sigaretta sono estremamente leggeri, ma in termini numerici possono rappresentare il 10-20% del littering, se non di più.

Per spostare l’onere finanziario della gestione di questi rifiuti dalle autorità locali ai produttori e garantire l’applicazione del principio “chi inquina paga“, il governo del Regno Unito propone l’introduzione di uno schema di responsabilità estesa del produttore (EPR) per i rifiuti da imballaggio. 

Eunomia si augura che la standardizzazione del calcolo dei costi della gestione dei rifiuti urbani trovi il consenso dei produttori di imballaggi in modo da facilitare l’espansione degli schemi EPR in tutta la nazione. Secondo la società di consulenza l’applicazione del nuovo metodo di calcolo renderà evidente ai produttori che vengono imputati loro solamente i costi di gestione dei rifiuti di loro pertinenza.

Un metodo “particolarmente rilevante” per raggiungere gli obiettivi della direttiva SUP

Il nuovo modello di Eunomia è facilmente applicabile anche in altri paesi e la società di consulenza ritiene che sarà “particolarmente rilevante” all’interno dell’UE, dove è in vigore la direttiva europea sulle plastiche monouso SUP. La direttiva SUP, così come la legislazione proposta dal governo britannico, richiede ai produttori di imballaggi di coprire i costi del fine vita dei rifiuti per alcuni articoli di imballaggio attraverso l’organizzazione di un sistema EPR.

“È davvero bello vedere i progressi che si stanno facendo nel Regno Unito e nell’UE per una ridistribuzione più equa dei costi dei rifiuti sostenuti attualmente dalla società (attraverso le bollette dei rifiuti ndr). Questo contribuirà a mettere le  parti interessate intorno ad un tavolo per risolvere il problema. Considerato che la maggior parte dei rifiuti marini sono prima di tutto rifiuti terrestri, affrontarli sulla terraferma è il modo più efficace !” afferma Chiarina Darrah, consulente senior di Eunomia. 

Billy Harris, analista senior di WRAP aggiunge: “Questo è un lavoro innovativo che rappresenta un passo importante verso la comprensione del costo della gestione dei rifiuti per le autorità locali del Regno Unito e altri enti statutari. Avrà un ruolo importante nell’indirizzare il dibattito sul costo dei rifiuti nel contesto della responsabilità estesa del produttore”.

Fonte: Eunomia

30 novembre 2021

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