Slovacchia: Al via un sistema di DRS per bottiglie e lattine

slovacchia al via un sistema di drs per bottiglie e lattine

Con l’entrata in vigore il 1 gennaio 2022 di un sistema di deposito cauzionale per contenitori di bevande monouso, la Slovacchia diventa il primo paese nell’Europa dell’Est ad avere adottato tale sistema. Considerando anche l’entrata in vigore di un sistema DRS in Lettonia,  il 1 febbraio  2022, diventano 12 i paesi europei ad essere coperti da un sistema di deposito.  

Il sistema è stato presentato lo scorso 3 gennaio dal ministro dell’ambiente, Ján Budaj, insieme al direttore generale dell’operatore del DRS slovacco nel corso di una conferenza stampa in cui sono state fornite ai media tutte le informazioni sul suo funzionamento.

Stesso deposito per tutti i tipi di contenitori

Il sistema di deposito slovacco si applica a quasi tutte le bevande in bottiglie di plastica o in lattine con un volume compreso tra 0,1 e 3 litri. Restano fuori dal sistema  gli imballaggi per latte e bevande a base di latte, sciroppi, e bevande alcoliche con una gradazione alcolica superiore al 15%. Questi contenitori continueranno a venire gestiti dal sistema di raccolta domiciliare degli imballaggi.

Gli imballaggi che fanno parte del sistema di deposito sono contrassegnati dal simbolo Z (che sta per “ZALOHOVANE” ovvero deposito) riportato all’interno di un logo accanto al codice a barre. L’importo della cauzione è di 15 centesimi di euro e vale sia per le bottiglie di plastica che le lattine di qualsiasi formato. Nei negozi il prezzo delle bevande viene indicato accanto al valore del deposito, che viene poi addebitato al momento dell’acquisto alla cassa. 

E’ stato previsto nell’introduzione del sistema di deposito un periodo di transizione che ha una durata di sei mesi. Sino al 30 giugno 2022 possono ancora essere presenti sugli scaffali “vecchi contenitori” che non sono assoggettati al sistema di deposito. 

L’importanza della logistica

Il sistema di deposito cauzionale slovacco aderisce al modello “ritorno al rivenditore” (return to retail), in base al quale gli imballaggi monouso vengono restituiti ai negozi che vendono tipicamente bevande. Questi possono essere sia punti vendita della grande distribuzione dove vengono posizionate le reverse vending machine (RVM) – una modalità automatizzata di raccolta, smistamento e gestione per i contenitori per bevande usati – oppure piccoli negozi dove potranno essere utilizzati degli scanner portatili per identificare i contenitori.

Le bottiglie e le lattine devono essere rese integre, ovvero non compattate, e con il codice a barre leggibile, che permette al sistema di lettura automatica di verificare l’appartenenza degli imballaggi al sistema di deposito e di rimborsare così la cauzione. 

Sono più di 2.000 i  punti di raccolta predisposti alla raccolta degli imballaggi e altri si aggiungeranno nel corso dell’anno. Dal mese di febbraio l’amministratore di sistema pubblicherà una mappa per una più agevole individuazione dei punti di raccolta da parte degli utenti.

Sistema con amministratore centrale  

La Slovacchia ha adottato un sistema cauzionale centralizzato che viene finanziato  dal contributo EPR pagato dai produttori di bevande per ogni contenitore immesso sul mercato, dalla vendita degli imballaggi ai riciclatori, e dai depositi non riscossi dai consumatori per quei contenitori che non sono stati riconsegnati al sistema.

L’amministratore del sistema slovacco è un’organizzazione senza scopo di lucro composta da un consorzio di quattro entità che rappresentano i produttori di birra, bibite e acqua minerale e i rappresentanti del commercio all’ingrosso e al dettaglio. Gli associati dei consorzi  rappresentano complessivamente quasi l’80% di tutte i contenitori per bevande immessi sul mercato e più di 3.000 negozi al dettaglio in Slovacchia. 

L’amministratore del sistema ha il compito di gestire, finanziare e coordinare tutte le operazioni necessarie al funzionamento dell’intero sistema di deposito. 

La Slovacchia mira a raggiungere entro il 2025 gli obiettivi della direttiva SUP

La legge che istituisce il sistema di deposito è stata approvata dal parlamento slovacco nel 2019 con l’obiettivo di aumentare il tasso di raccolta degli imballaggi per bevande monouso e, allo stesso tempo, ridurre la quantità di rifiuti di plastica dispersi in natura.
Ogni anno in Slovacchia vengono venduti circa 1,3 miliardi di contenitori per bevande e circa 350 milioni di lattine per bevande. Con l’introduzione di un sistema cauzionale il governo vuole affrontare sia il problema dei rifiuti da imballaggio dispersi nell’ambiente che soddisfare gli obiettivi dell’Unione europea per la raccolta di bottiglie di plastica per bevande. L’obiettivo di raccolta per il primo anno di attività del DRS è quello di intercettare almeno il 60% dei contenitori immessi al consumo entro la fine del 2022 per arrivare al 90% entro il 2025. Il raggiungimento di questo secondo obiettivo al 2025 porterebbe la Slovacchia ad anticipare di quattro anni gli obiettivi della Direttiva sulle plastiche monouso dell’Unione europea – SUP, che richiede ai paesi membri di raccogliere separatamente il 90% delle bottiglie di plastica monouso immesse ogni anno al consumo entro il 2029.

Leggi anche:

CONDIVIDI LA NOTIZIA SUI SOCIAL

— Altre news

I NOSTRI PARTNER PRINCIPALI