Slovacchia: nel primo anno il DRS ha raccolto più del 70% dei contenitori per bevande

Il Sistema di deposito cauzionale per bottiglie in plastica e lattine è stato introdotto in Slovacchia il 1° gennaio 2022. In soli 12 mesi il tasso di restituzione di questi contenitori ha superato il 70% dell’immesso sul mercato, superando l’obiettivo del 60% che era stato fissato per il primo anno.

La Slovacchia ha lanciato il suo sistema di deposito cauzionale per bottiglie in PET e lattine il 1° gennaio 2022, con l’ambizione di combattere il littering e soddisfare i requisiti della direttiva europea sulle plastiche monouso (SUP). Come raccontato in un nostro precedente articolo, nel maggio 2022 erano già stati raccolti 100 milioni di contenitori e nel mese di giugno 268 milioni.

Alla fine del primo anno di attività il bilancio è estremamente positivo: sono stati raccolti 820 milioni di contenitori, con un tasso di restituzione superiore al 70%, superando l’obiettivo del 60% fissato per il primo anno.

Prima dell’entrata in vigore del DRS il tasso di recupero delle bottiglie in PET era del 60%, mentre per le lattine i tassi di recupero non erano disponibili.

Il DRS slovacco in breve

Il DRS slovacco è del tipo return-to-retail, ovvero con raccolta presso i rivenditori. Tutti i negozi con superficie superiore a 300 m2 sono tenuti a ritirare i contenitori vuoti, sia tramite macchine automatizzate (Reverse Vending Machines, RVM) che attraverso la raccolta manuale. Molti negozi più piccoli hanno aderito al DRS su base volontaria e nel paese ci sono circa 2.000 punti di raccolta, per una popolazione di 5,4 milioni.

Il DRS slovacco si applica a bottiglie in PET e lattine di metallo da 0,1 a 3 litri; sono esclusi i contenitori per alcolici forti (oltre il 15%), sciroppi e prodotti contenenti latte e l’importo del deposito è di 0,15 euro per ogni tipo contenitore.

Progettazione del sistema di deposito cauzionale in Slovacchia

Nel novembre 2018, il Ministero dell’Ambiente slovacco ha annunciato l’intenzione di introdurre un sistema di deposito cauzionale, con l’obiettivo di raggiungere un tasso di restituzione dei contenitori di bevande monouso del 90% entro il 2025, anticipando così gli obiettivi della direttiva europea sulle plastiche monouso (SUP) che richiede lo stesso tasso di restituzione, ma entro il 2029. La legislazione slovacca che regola il DRS è stata approvata meno di un anno dopo, nel settembre 2019.

Dopo alcuni ritardi ritardi dovuti alla pandemia da Covid-19, nel gennaio 2021 è stato nominato l’amministratore centrale di sistema formata da quattro associazioni (l’Associazione dei produttori di bevande analcoliche e acqua minerale, l’Associazione nazionale dei produttori di birra e malto, l’Alleanza del commercio al dettaglio moderno e l’Associazione del commercio al dettaglio). Tali organizzazioni rappresentano la maggior parte dei produttori di bevande nel paese e circa l’80% dei contenitori per bevande immessi sul mercato soggetti al sistema cauzionale.

La Slovacchia è stato il primo Paese dell’Europa centrale a introdurre un DRS, prima dei suoi cinque vicini: Repubblica Ceca, Austria, Ungheria, Polonia e Ucraina.

Accettazione da parte del pubblico e soddisfazione dell’industria

Grazie a campagne di grande visibilità e ben mirate, al momento del lancio i consumatori erano ben informati sulle caratteristiche del sistema che sarebbe stato implementato: dalla tipologia di contenitori e bevande incluse nel sistema, ad altre informazioni pratiche su dove e come restituire i contenitori. L’amministratore di sistema, i singoli rivenditori e i produttori delle macchine per la raccolta automatica dei contenitori hanno partecipato attivamente a queste campagne. Secondo un sondaggio condotto tra i consumatori nel marzo 2022, il 99,2% degli intervistati era a conoscenza dell’entrata in vigore del DRS, il 77% si è dichiarato soddisfatto, e di questi il 55% molto soddisfatto.

I rappresentanti del governo (Ministero dell’Ambiente) e delle industrie partecipanti hanno ripetutamente espresso la loro soddisfazione per il funzionamento del DRS, un sistema che è stato introdotto in tempi significativamente più brevi rispetto a sistemi simili in altri Paesi.

Gli slovacchi hanno adottato un approccio molto responsabile rispetto al compito che spettava loro e hanno partecipato attivamente, motivo per cui siamo riusciti a raccogliere il 70% dei contenitori soggetti al DRS nei primi 10 mesi. Raggiungendo questo risultato, abbiamo superato del 10% l’obiettivo di legge“, ha dichiarato Lucia Morvai, Direttore degli Affari Esterni e della Comunicazione dell’Amministratore del Sistema di Restituzione dei Depositi.

In Slovacchia questo nuovo sistema di deposito cauzionale per contenitori monouso di bevande convive con un preesistente sistema volontario di deposito cauzionale per il riuso delle bottiglie in vetro (vuoto a rendere) gestito dai produttori di bevande.

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