Il Ministero dell’Ambiente (MŽP) Petr Hladík ha presentato il futuro sistema di deposito per le bottiglie in PET e le lattine che potrebbe essere lanciato a partire dalla metà del 2025.
Il sistema andrà a coprire tutte le bevande analcoliche in bottiglie di plastica e lattine con un volume da 0,1 a 3 litri, e le bevande con gradazione alcoolica sino al 15 %. L’importo del deposito dovrebbe essere compreso tra le tre e le quattro corone.
Secondo Hladík, ci sono diverse ragioni per introdurre un sistema di deposito. In primis perché imballaggi per bevande come le bottiglie in plastica non vengano più disperse nell’ambiente, ma servano per realizzare nuove bottiglie in PET. Il ministro ha ricordato che attualmente le bottiglie in PET raccolte nei contenitori gialli vengono contaminate da altri imballaggi non puliti e non possono dare vita ad un riciclo di qualità a ciclo chiuso “bottle to bottle” a discapito della circolarità.
Il Ministero si è impegnato nella preparazione di una bozza di un progetto di legge sugli imballaggi, che intende presentare entro la fine dell’anno in modo tale da potere essere lanciato a metà del 2025.
Organizzazione dei punti di raccolta
I negozi e le stazioni di servizio con oltre 50 metri quadrati di superficie di vendita dovranno aderire al sistema di deposito. I piccoli negozi così come altri soggetti come le edicole o le scuole possono farlo volontariamente.
Lo stesso dicasi per i piccoli negozi in Slovacchia non sono obbligati a partecipare al sistema di deposito ma possono aderire volontariamente. Sono previsti circa 11.000 punti di raccolta. Secondo Hladík, anche i venditori online dovrebbero avere l’obbligo di raccogliere bottiglie in PET e lattine.
Un punto di raccolta può essere istituito anche da un Comune. Secondo Hladík, tutti i Comuni che hanno più di 300 abitanti, e che non hanno sul loro territorio un rivenditore che aderisce al sistema cauzionale, possono chiedere al gestore che andrà ad organizzare ed amministrare il sistema di istituire un punto di raccolta.
Tutti i soggetti che partecipano al sistema organizzando e gestendo un punto di raccolta, sia perché obbligati che su base volontaria, riceveranno dall’amministratore del sistema una commissione di gestione per ogni imballaggio raccolto, come compensazione economica per i costi sostenuti.
Le caratteristiche del Sistema di Deposito Cauzionale (DRS) spiegate dal Ministro
Il funzionamento dell’intero sistema sarà garantito da un operatore centrale che verrà selezionato dal Ministero dell’Ambiente. “Si tratterà di un’organizzazione senza scopo di lucro che avrà il compito di gestire l’intero sistema che non peserà economicamente sui cittadini della Repubblica Ceca, in quanto verrà finanziato dai produttori di bevande.”, ha detto Hladík. Tra le altre attività di sua competenza ci saranno le attività di informazione e sensibilizzazione dei cittadini per promuoverne la collaborazione alla riuscita del DRS.
Il ministero prevede che il sistema di deposito possa gestire 1,8 miliardi di bottiglie in PET all’anno, pari a circa 47.000 tonnellate di materiale. Secondo il ministro, è possibile gestire 800 milioni di lattine, pari a 15.000 tonnellate di materiale.
Il Ministero aumenterà gradualmente gli obiettivi di raccolta delle bottiglie in PET e delle lattine. “Nel primo anno di lancio del sistema, fisseremo un obiettivo del 77% per poi arrivare all’obiettivo europeo 90% al 2029″, ha detto Hladík.
Verranno esentati dall’obbligo di deposito gli imballaggi per liquidi come: latte, oli, sciroppi e bevande alcoliche con un contenuto alcolico superiore al 15%.
Sostegno all’implementazione del DRS da parte dei produttori di bevande
Da tempo è attiva nella Repubblica Ceca un’iniziativa che spinge per un sistema cauzionale nazionale per bottiglie e lattine da parte di un fronte composto da produttori di bevande come :Coca-Cola HBC Repubblica Ceca e Slovacchia, Heineken Repubblica Ceca, Kofola ČeskoSlovacchia, Mattoni 1873 e Plzeňský Prazdroj.
Secondo Kristýna Havligerová, portavoce dell’iniziativa imprenditoriale, va apprezzato il fatto che il modello di DRS che sta prendendo forma voglia coinvolgere anche i piccoli negozi.
Tuttavia, riferendosi al piano del Ministero di lasciare ai comuni parte dei depositi non riscossi, la Repubblica Ceca vuole intraprendere una strada inconsueta negli altri Paesi.
Il ministro ha infatti reso un’insolita destinazione di questo tesoretto relativo ai depositi non riscossi, ovvero quella percentuale di depositi versati al sistema dai produttori relativa a bottiglie o lattine che non vengono restituite non rimangano, come solitamente avviene, in pancia al sistema per finanziarne i miglioramenti e l’efficacia.
• Se l’obiettivo di raccolta per un determinato anno viene raggiunto, l’importo totale derivante dai depositi non riscossi viene destinato per un 15% ai comuni e per l’85% all’operatore.
• Se l’obiettivo per un determinato anno non viene raggiunto, il corrispettivo riferito alla quota di imballaggi non raccolti ai fini del raggiungimento dell’obiettivo di intercettazione viene invece devoluta al Fondo statale per l’ambiente della Repubblica ceca.
“Il sistema di deposito opera senza scopo di lucro, quindi non c’è motivo per cui le sue risorse debbano finanziare soggetti che non hanno bene operato nella gestione precedente ad una sistema di deposito. ha affermato infatti la portavoce.
I consumatori sono abituati ad un deposito di tre corone
L’introduzione del sistema di deposito è promossa anche dall’iniziativa zadalebujme.cz, di cui fanno parte, oltre ai produttori di bevande, anche l’Associazione delle Autonomie Locali della Repubblica Ceca che accoglie con favore i passi compiuti dal ministero. Tuttavia l’iniziativa sottolinea che studi di esperti indipendenti suggeriscono un’importo del deposito di tre corone, a cui i consumatori sono già abituati con la maggior parte delle bottiglie di vetro con un deposito.
Il ministro Hladík ha precisato nel corso della conferenza stampa che c’è una ragione nel volere differenziare l’entità del deposito rendendolo più alto per i contenitori monouso. “Vogliamo così rimarcare la scelta più ecologica. È meglio usare una bottiglia di vetro riutilizzabile che può essere lavata e ricaricata”.
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