È uscito oggi l’ultimo rapporto di Reloop che presenta una panoramica sui sistemi di deposito cauzionale ( Deposit Return System) per contenitori di bevande attualmente in vigore in oltre 50 giurisdizioni nel mondo e un’anticipazione sui prossimi che si aggiungeranno. Secondo il Global Deposit Book 2022, il numero di paesi con un DRS continuerà a crescere e nel 2026 ci saranno 748 milioni di persone servite.
La nuova edizione del Global Deposit Book 2022 edito da Reloop Platform uno dei partner internazionali della nostra campagna prende in esame i sistemi di deposito cauzionale per bevande monouso attivi in oltre 50 giurisdizioni in Europa, Nord America, America Centrale e Caraibi, Africa, Medio Oriente, Asia e Oceania. Secondo le stime degli autori entro la fine del 2026 almeno 70 giurisdizioni che rappresentalo oltre 748 milioni di abitanti verranno serviti da un DRS nazionale e obbligatorio per legge.
“Il fatto che nessun altro metodo di raccolta possa recuperare efficacemente il 90% ( e oltre) dei contenitori per bevande per un riciclaggio di qualità spiega perché i governi di tutto il mondo hanno mostrato un rinnovato interesse per i DRS. Questi sistemi, consentendo raccolte di elevati volumi di materiale di alta qualità, anche differenziato per colore, destinato ad applicazioni di riciclo a ciclo chiuso, offrono un elevato tasso di circolarità riducendo il consumo di materie vergini nella produzione di nuovi contenitori.” ha detto Clarissa Morawski, CEO e co-fondatrice di Reloop alla presentazione del rapporto.
Struttura del sistema, flussi di denaro e di materiali
Per ogni paese, il rapporto fornisce i dati sulla struttura del sistema e i flussi di denaro e di materiali, il tipo di contenitori inclusi, nonché gli obiettivi di raccolta fissati per legge. Il rapporto indica anche l’ammontare del deposito, l’importo delle commissioni di gestione riconosciute ai rivenditori per il recupero dei contenitori vuoti (manuale o automatizzato tramite Reverse Vending Machines), e i contributi EPR (corrispondenti ai contributi ambientali CONAI in Italia) pagati dai produttori per l’immissione sul mercato dei vari tipi di imballaggio. In un sistema di deposito cauzionale i contributi EPR sono pagati all’ente che gestisce il sistema e rappresentano una delle modalità di finanziamento del sistema stesso, insieme ai depositi non riscossi e al ricavo delle vendite delle materie prime seconde raccolte. I contributi EPR pagati nei sistemi DRS, nota Clarissa Moraski, sono in media più bassi rispetto contributi EPR per imballaggi non sottoposti a DRS.
Una novità rispetto all’edizione precedente del volume pubblicata nel 2020 è l’inclusione di una sezione dedicata ai DRS non ancora operativi ma che lo diverranno nei prossimi anni. Infatti, secondo i dati raccolti da Reloop, per la fine del 2026 i sistemi DRS saranno attivi in almeno 70 giurisdizioni nel mondo, per un totale di oltre 748 milioni di persone servite, ovvero circa il doppio rispetto al 2022.
In Europa, nel 2023-2024 saranno stabiliti sistemi di deposito cauzionale in Irlanda, Scozia, Ungheria, Grecia, Portogallo, Romania, mentre nel 2024-2025 sarà istituito il DRS di Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord, nonché i DRS in Polonia, Slovenia, Bulgaria, Cipro e Austria. In Spagna e in Francia, la legislazione vigente prevede che se i due paesi non raggiungeranno entro una certa data dei target specifici di raccolta di contenitori monouso per bevande, allora dovranno introdurre obbligatoriamente dei sistemi DRS. Clarissa Moraski spiega che Reloop ha seguito da vicino ciò che accade in questi due paesi, che sono ancora molto lontani da raggiungere gli obiettivi di legge e che verosimilmente entro il 2025-2026 attiveranno anch’essi un DRS.
Il rapporto illustra anche il Cup Deposit System della Corea del Sud che entrerà in vigore a dicembre di quest’anno includendo tazze e bicchieri monouso nel quale sono servite bevande calde e fredde. Per l’Italia, nota invece il rapporto, il legislatore non ha ancora preso una decisione ma viene citata la nostra campagna A Buon Rendere, così come il sondaggio di AstraRicerche che mostra che l’83% degli Italiani è a favore dell’introduzione di un DRS per contenitori monouso.
Tassi di ritorno medi del 90% dei contenitori di bevande monouso nei paesi con DRS
I dati relativi ai tassi di ritorno di contenitori di bevande monouso raccolti nel Global Deposit Book 2022 mostrano che nei paesi senza DRS la percentuale di contenitori vuoti raccolti è significativamente inferiore rispetto ai paesi con DRS per tutte le tipologie di contenitori. Per l’alluminio 62% contro 90%; per le bottiglie in PET 52% contro 91%; per le bottiglie in vetro 71% contro 89%.
In Europa il tasso medio di raccolta per i contenitori di bevande nei paesi con DRS si aggira sul 90%. I paesi con le migliori performance sono Germania (98%), Finlandia (96%) e Danimarca (93%).
Riduzione del littering
Uno dei benefici dei sistemi di deposito cauzionale che non può essere raggiunto senza di essi è la riduzione dei rifiuti dispersi nell’ambiente. “L’attribuzione di un valore monetario ai contenitori per bevande sotto forma di cauzione rimborsabile diminuisce la probabilità che vengano gettati nell’ambiente, in quanto i consumatori saranno motivati a restituirli per il riciclaggio per recuperare il deposito” dice Clarissa Morawski, CEO e fondatrice di Reloop, aggiungendo che la riduzione del littering è il motivo principale per il quale i sistemi DRS furono introdotti, per la prima volta al mondo, negli anni ‘70 nel Nord America e questa è anche la ragione per il quale oggi è ancor più necessario introdurre i visto l’aumentare esponenziale dell’uso di contenitori monouso.
Secondo i dati presentati nel rapporto negli Stati con DRS ci sono meno rifiuti da imballaggio dispersi nell’ambiente. I rifiuti da contenitori di bevande che sono coperti dal sistema cauzionale risultano il 50% in meno rispetto agli stati senza tale sistema. Allo stesso tempo l’effetto si estende alle altre tipologie di imballaggi non soggetti al deposito che risultano il 30% in meno nel Paesi con DRS.
DRS per il riciclo come apripista per DRS per il riuso
L’introduzione di sistemi DRS per il riciclo di contenitori monouso apre la strada all’introduzione di sistemi DRS per contenitori riutilizzabili. Infatti, l’infrastruttura che supporta un DRS per contenitori monouso finalizzato al riciclo può ospitare al suo interno, senza che per il cittadino cambi nulla rispetto ai punti di raccolta dei contenitori vuoti, un sistema di vuoto a rendere con bottiglie ricaricabili finalizzato al riuso.
I dati presentati nel vulume confermano quanto già evidenziato nelle versioni precedenti, ovvero che maggiore è l’importo della cauzione e maggiore è il tasso di raccolta dei contenitori vuoti: con depositi inferiori a 7 centesimi di dollaro i tassi di raccolta si attestano attorno al 60-70%, mentre per depositi di 15 centesimi di euro e oltre si raggiungono tassi medi del 93%.
Un altro aspetto molto importante a determinare il successo di un DRS è la praticità/semplicità per i cittadini nel riportare indietro i contenitori vuoti. Nei paesi con sistema DRS del tipo return-to-retail (restituzione dei vuoti presso il rivenditore) i tassi di raccolta sono in media del 90% mentre nei paesi con DRS return-to-depot (restituzione dei vuoti presso un centro di deposito) o con sistema ibrido (che prevede entrambe le opzioni) i tassi di raccolta si attestano attorno al 69%.
Per approfondire:
- Scarica il Global Deposit Book 2022
- Scarica la griglia di comparazione tra i DRS nel mondo
- Guarda il video Global Deposit Book 2022 – explained (7:46)
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