Regno Unito: dopo la Scozia anche Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord avranno un DRS

È stata annunciata oggi la decisione da parte dei governi di Inghilterra, Irlanda del Nord e Galles di adottare entro il 2025 un sistema di deposito cauzionale per contenitori di bevande da 50 ml a 3 l. Ma mentre il DRS del Galles, così come quello della Scozia già approvato, includerà lattine e bottiglie in plastica e in vetro, i DRS di Inghilterra e Irlanda del Nord escluderanno il vetro. Secondo gli osservatori questa differenza potrà creare disagi per la circolazione degli imballaggi all’interno del Regno Unito.

Contenitore stradale nel Galles

Come previsto è stata annunciata oggi la decisione di adottare entro il 2025 un sistema di deposito cauzionale per Galles, Inghilterra e Irlanda del Nord, seguendo l’esempio della Scozia dove l’avvio del sistema è previsto nella seconda metà del 2023.

Gli risultati della consultazione pubblica indetta dal Governo Britannico pubblicati oggi hanno rivelato che l’83% degli intervistati è favorevole all’implementazione di un sistema cauzionale.

Il DRS si applicherà a contenitori dai 50 ml ai 3 lt, con l’obiettivo di intercettare il 90% dei contenitori soggetti al DRS entro tre anni dall’entrata in vigore. Durante le negoziazioni, le quattro nazioni non sono riuscite a mettersi d’accordo e così, mentre il DRS del Galles includerà lattine in metallo e bottiglie in plastica e vetro, al pari del DRS scozzese, le bottiglie in vetro saranno escluse dai DRS di Inghilterra e Irlanda del Nord.

L’esclusione del vetro non incontra il favore delle ONG ma anche dell’industria del packaging in metallo e alluminio

L’esclusione del vetro è stato accolta con favore da gruppi come Coca-Cola e la British Soft Drinks Association, mentre il sistema di conformità Ecosurety si è chiesto come la differenza nei tipi di contenitori inclusi nei DRS delle quattro nazioni influenzerà la circolazione degli imballaggi nel Regno Unito: “Come funzioneranno in pratica i diversi sistemi tra le nazioni del Regno Unito è ancora da vedere“, ha dichiarato Robbie Staniforth, direttore dell’innovazione e delle politiche di Ecosurety.

Le associazioni di categoria Metal Packaging Manufacturers’ Association (MPMA) and Alupro (produttori di imballaggi in alluminio hanno aspramente criticato in una dichiarazione congiunta l’esclusione del vetro (in Inghilterra e Irlanda del Nord) ritenendola “inaccettabile” e “contro il manifesto del Partito Conservatore per il 2019, che aveva promesso un DRS per contenitori di bevande in vetro e plastica“. Entrambe le organizzazioni hanno affermato che la mossa contraddice le valutazioni d’impatto del Defra. Le organizzazioni sottolineano che il Defra ha calcolato che il valore attuale netto di un DRS che includa il vetro è di 5,885 miliardi di sterline, mentre senza il vetro è di soli 3,582 miliardi di sterline. Come si legge nel comunicato congiunto: “Applicando questa decisione, il governo creerà ingiustamente una disparità di condizioni per gli imballaggi in metallo, che hanno tassi di riciclaggio tra i più alti di qualsiasi altro materiale di imballaggio per bevande, compreso il vetro. Inoltre, poiché in Inghilterra la responsabilità economica per il littering (rifiuti dispersi nell’ambiente) è stata eliminata dalle proposte dell’EPR , togliendo il vetro dal DRS il governo ha eliminato qualsiasi mezzo aggiuntivo per gestire i rifiuti di vetro, un problema che preoccupa molti gruppi al di là della produzione di lattine“.

Galles leader nel tasso di riciclaggio

Nel Galles l’annuncio è stato fatto da Julie James, Ministro per i Cambiamenti Climatici che ha dichiarato: “Questo è un altro passo avanti nel passaggio del Galles a un’economia più circolare, in cui si producono meno rifiuti e le risorse vengono riutilizzate e riciclate anziché finire in discarica. Le consultazioni hanno mostrato un enorme sostegno pubblico per l’introduzione del sistema cauzionale e sappiamo che i cittadini del Galles vogliono fare la loro parte per migliorare i nostri tassi di riciclaggio, già leader a livello mondiale. Il Galles è il terzo Paese al mondo per il tasso di riciclaggio, ma sappiamo che possiamo e dobbiamo fare di più per affrontare il problema dei rifiuti che affliggono le nostre città e i nostri paesi e che danneggiano le nostre campagne e per ridurre le nostre emissioni”.

L’importo del deposito sarà deciso dall’operatore di sistema

Il Ministro dell’Ambiente Rebecca Pow ha dichiarato che il prossimo passo sarà quello di presentare una legislazione che fornisca la base legale necessaria per nominare l’ente che gestirà il sistema denominato Deposit Management Organisation (DMO). Si tratterà di un’organizzazione indipendente, no-profit governata dall’industria che sarà responsabile dell’organizzazione e funzionamento del sistema e della gestione dei flussi di denaro, tra cui i depositi. A differenza di altri paesi dove il legislatore ha indicato l’ammontare del deposito (ad esempio in Scozia il governo ha fissato per legge un deposito di 20 centesimi di euro per tutte le tipologie di contenitori inclusi nel DRS), sarà l’operatore del sistema DMO a fissare l’importo del deposito, che potrebbe anche essere diverso per i vari tipi di imballaggi per quanto riguarda i DRS di Galles, Inghilterra e Irlanda del Nord.

Il DRS verrà finanziato dalle entrate provenienti dai contributi EPR che i produttori di bevande pagano al sistema per ogni imballaggio immesso al consumo, dalle tasse di registrazione dei produttori, dalla vendita degli imballaggi ai riciclatori, e dai depositi non riscossi dai consumatori che sono stati però versati dai produttori. In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta, l’operatore di sistema sarà soggetto a sanzioni pecuniarie, così da garantire il massimo impegno nella massimizzazione delle operazioni di raccolta e nel miglioramento del sistema che deve rendere facile e accessibile per i consumatori la restituzione dei contenitori vuoti presso i punti di riconsegna.

Aumentare il tasso di raccolta per migliorare il tasso di riciclo e ridurre il littering

Ogni anno i consumatori britannici consumano circa 14 miliardi di bottiglie di plastica e nove miliardi di lattine, contenitori che spesso finiscono smaltiti quando non dispersi in natura. L’obiettivo del sistema cauzionale è quello di ridurre dell’85% la quantità di contenitori per bevande che finiscono smaltiti come rifiuti dopo tre anni dal lancio. Il tasso di riciclo per i contenitori di bevande si aggira attualmente sul 70%. Gli esempi di successo europei ed internazionali dimostrano che i sistemi cauzionali possono migliorare le performance di riciclo qualitativamente e quantitativamente, con tassi di intercettazione superiori al 90% come avviene in Germania, Finlandia e Norvegia.

La legislazione di riferimento è scaricabile a questo link “Introducing a Deposit Return Scheme for drinks containers in England, Wales and Northern Ireland – Government response – 20 January 2023

Per un commento sulla strada tutta in salita, scelta dal Regno Unito leggi l’articolo: UK DRSs are happening, but is the glass half full or half empty?

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