Industria delle bevande e ONG europee insieme per promuovere una reale circolarità del settore

Ampia Coalizione europea di ONG, industria e società civile pubblicano il joint position paper La strada verso la circolarità degli imballaggi per bevande” con la proposta di perseguire un obiettivo del 90% di raccolta differenziata per tutti i contenitori per bevande e l’implementazione di Sistemi di Deposito Cauzionali ove non già presenti.

Segue il testo integrale tradotto in italiano.

Per essere considerati “circolari”, gli imballaggi per bevande (monouso o riutilizzabili) devono essere raccolti separatamente raggiungendo elevati tassi d’intercettazione e venire riutilizzati o riciclati più volte all’interno di un closed-loop, ovvero un ciclo chiuso. Quando l’imballaggio viene riciclato, questo deve contenere un’alta percentuale di materiale riciclato, proveniente da imballaggi per bevande, contribuendo così all’efficienza delle risorse e alla prevenzione del littering, ovvero la dispersione nell’ambiente di rifiuti da imballaggio.

Con la revisione della direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti d’imballaggio la Commissione europea mira ad aumentare ulteriormente la prevenzione, il riutilizzo, il riciclaggio, la progettazione per il riutilizzo e la riciclabilità. Questa revisione rappresenta un’opportunità per aumentare la circolarità degli imballaggi per bevande, implementando le misure necessarie per facilitare il passaggio al riciclo a ciclo chiuso e a un maggiore riutilizzo.

Con questo position paper si intende sottolineare l’importanza di fissare un obiettivo del 90% di raccolta differenziata per il riciclo degli imballaggi per bevande entro il 2029 e di adottare sistemi di deposito cauzionale (Deposit Return System, DRS) negli Stati Membri i cui risultati di raccolta selettiva non raggiungono le tappe intermedie necessarie per il conseguimento dell’obiettivo del 90%. Si riconosce che in alcuni casi eccezionali, in cui possono essersi verificate distorsioni del mercato a causa di recenti crisi globali (ad esempio Covid-19 e la guerra in Ucraina), ad alcuni Stati Membri potrebbe essere garantita una certa flessibilità per raggiungere l’obiettivo da valutare però caso per caso.

La proposta congiunta di un obiettivo del 90% di raccolta selettiva e di un sistema DRS offrono una soluzione vantaggiosa per l’economia, l’occupazione e la resilienza quando si tratta di garantire le risorse e risparmiare energia. Si tratta inoltre, di un’opportunità per ridurre in modo significativo la domanda di materie vergini.

Il riciclo bottle-to-bottle e can-to-can hanno un impatto ambientale positivo che aumenta esponenzialmente anno dopo anno, grazie al potenziale di circolarità del riciclo a ciclo chiuso. I benefici di questa circolarità sono necessari in un momento senza precedenti in cui dobbiamo pianificare grandi riduzioni dei gas serra e della domanda di risorse vergini e di energia.

La proposta: obiettivo del 90% di raccolta differenziata per tutti i contenitori per bevande e sistema DRS

I risultati sono evidenti: raggiungere un tasso di raccolta differenziata del 90% per il riciclaggio offre svariati vantaggi in termini di riduzione dei rifiuti, minore impronta di carbonio e crescita esponenziale dell’efficienza delle risorse. Sulla base di queste evidenze:

  • Proponiamo l’introduzione di un obiettivo di raccolta differenziata del 90% in tutta l’UE per gli imballaggi per bevande come bottiglie di plastica, di vetro, lattine e altri contenitori per bevande potenzialmente riciclabili. Tutti i contenitori per bevande dovrebbero essere riutilizzati in modo efficace ed efficiente oppure riciclati (su scala) in materie prime secondarie da utilizzare come sostituti primari in tutta l’UE. Un obiettivo di raccolta differenziata del 90% garantirà tassi di riciclaggio e contenuto riciclato più elevati negli imballaggi se includerà misure che indirizzano i contenitori verso applicazioni a circuito chiuso (bottle-to-bottle e can-to-can).
  • Siamo inoltre favorevoli all’adozione di sistemi di deposito DRS per bottiglie in plastica (PET e HDPE) e lattine. Per le bottiglie di vetro, la circolarità può essere raggiunta attraverso un’elevata raccolta differenziata, alti livelli di contenuto riciclato e un tasso elevato o crescente di bottiglie ricaricabili. Nel caso in cui questi tre criteri di circolarità fossero soddisfatti, le bottiglie di vetro per bevande potrebbero essere esentate da un sistema DRS. La decisione di raccogliere bottiglie di vetro in aggiunta ai contenitori in plastica e alluminio dovrebbe essere presa a livello nazionale, in base al contesto locale. Inoltre, ogni nuovo sistema DRS dovrebbe essere strutturato sulla base di una serie di requisiti minimi obbligatori per massimizzarne l’efficienza e le prestazioni. I sistemi DRS già esistenti che raggiungono alti tassi di raccolta, del 90% e oltre, dovrebbero potere continuare con la loro configurazione attuale a meno che non desiderino allinearsi a tali requisiti.

Perché un obiettivo del 90% di raccolta?

L’obiettivo ambizioso del 90% di raccolta si basa sulle percentuali di riciclaggio raggiunte nei migliori sistemi DRS, già presenti in paesi come Danimarca, Finlandia, Germania, Norvegia e Lituania.

La definizione di un obiettivo del 90% per tutti gli imballaggi per bevande garantirà che ogni paese introduca un solido sistema di raccolta DRS incentrato non solo sul raggiungimento degli obiettivi e sulla riduzione dei rifiuti, ma anche sul ricircolo dei materiali in circuiti chiusi, evitando così sprechi derivanti da dispersioni e sostituendo le materie prime vergini con materie prime seconde.

Quando nove confezioni di bevande delle 10 immesse sul mercato vengono raccolte e riciclate a ciclo chiuso significa che è possibile ricavare nuovi contenitori da quelli usati più volte e questo può avvenire solamente a condizione che sia garantito l’accesso a questi materiali da parte dei produttori di bevande.

I sistemi DRS raggiungono il 90% di raccolta e favoriscono la circolarità

Nella maggior parte dei paesi dell’UE, i DRS sono l’unico strumento che permette di superare il 90% di raccolta dei contenitori per bevande. Questi sistemi hanno costantemente dimostrato di raggiungere prestazioni migliori rispetto ai programmi di raccolta differenziata classici in termini di tassi di riciclaggio e di qualità del materiale raccolto.

Riconoscendo questi vantaggi, sempre più paesi si stanno impegnando nell’attuazione di sistemi di DRS, approvando nuove leggi per introdurli ex novo o modificando la legislazione esistente per ampliare la portata dei loro programmi. Solo quest’anno si è assistito all’espansione dei programmi esistenti in Olanda e in Germania e all’introduzione di nuovi sistemi DRS in Slovacchia (gennaio 2022), Lettonia (febbraio 2022) e Malta (novembre 2022), mentre altri paesi prevedono l’introduzione nei prossimi due o tre anni, tra cui Romania, Ungheria, Irlanda, Portogallo, Cipro, Grecia e Austria.

Con l’aumentare della sensibilità dei consumatori nei confronti delle tematiche ambientali e l’impegno di un maggior numero di aziende nell’utilizzare materiali riciclati nei loro prodotti e imballaggi, si sta creando un paradosso per cui i produttori di bevande non riescono ad accedere ad abbastanza materiale di alta qualità per soddisfare l’aumento della domanda. I sistemi DRS offrono una soluzione a questo paradosso, garantendo un processo di flussi di materiali puliti di alta qualità provenienti da un riciclo a ciclo chiuso, che ne riduce al minimo la contaminazione.

Effetti sulla maggiore disponibilità di rPET nello scenario Target 90

I sistemi DRS come avamposto per il riutilizzo

Oltre a favorire alti tassi di riciclaggio, i sistemi DRS possono fungere da avamposto per un aumento della quota di imballaggi per bevande riutilizzabili immessi al commercio, mettendo a disposizione tutta l’infrastruttura di raccolta che permette la restituzione da parte dei consumatori dei contenitori a fine vita e il riscatto della cauzione. Come già sperimentato in paesi come Germania, Estonia, Finlandia, Lituania e Paesi Bassi, l’infrastruttura di raccolta e altre funzionalità di un sistema DRS permettono la convivenza di contenitori monouso e ricaricabili all’interno di uno stesso sistema offrendo punti di raccolta comuni per i contenitori che possono poi essere avviati al riciclaggio o alla ricarica.

I sistemi DRS riducono il littering

Un altro vantaggio fondamentale dei sistemi DRS, che non può essere raggiunto senza di essi, è la riduzione del littering, ovvero della dispersione nell’ambiente di imballaggi per bevande. Esistono numerosi studi indipendenti condotti in Europa, Nord America e Australia che hanno misurato l’impatto dei sistemi DRS su tale fenomeno. Tutti mostrano una diminuzione significativa del littering da imballaggi per bevande dopo l’introduzione di un sistema DRS.

È tempo di agire

Il mondo è in piena crisi climatica e i mari sono soffocati dai rifiuti monouso quando i contenitori per bevande se intercettati hanno un potenziale di circolarità elevato attraverso un riciclo e riutilizzo a ciclo chiuso.

È giunto il momento di attuare misure che hanno dimostrato di funzionare e che sono sostenute dall’industria, dai governi e dall’opinione pubblica. Soluzioni collaudate dagli effetti positivi non solamente per l’ambiente, ma anche per l’economia, l’occupazione e la sicurezza delle risorse in Europa.

Sosteniamo i sistemi DRS perché nella maggior parte degli Stati Membri non esistono altri mezzi per raggiungere una raccolta differenziata superiore al 90% in tempi brevi e con risultati duraturi. La maggior parte degli Stati Membri dell’UE ne è consapevole, come dimostrano gli oltre 18 Paesi che sono già sulla buona strada per rendere operativi i loro sistemi DRS entro il 2025. Oltre a favorire alti tassi di riciclo e la massima circolarità, i sistemi DRS consentono una transizione verso un maggior numero di prodotti in contenitori ricaricabili quando esiste un vantaggio dal punto di vista ambientale.

I dati emersi nel rapporto Target 90 sono chiari e convalidano i molteplici benefici che l’obiettivo del 90% di raccolta e di un sistema DRS per gli imballaggi di bevande determinano in termini di riduzione dei rifiuti, consumo di materia vergine ed emissioni climalteranti garantendo al tempo stesso una crescita esponenziale dell’efficienza nell’uso delle risorse.

La Commissione europea ha ora l’opportunità di mostrare ambizione ed ispirare il resto del mondo sostenendo l’obiettivo del 90% di raccolta differenziata e un sistema DRS per gli imballaggi di bevande. Questa proposta è supportata da numerosi stakeholder del mondo delle ONG, dell’industria e della società civile.

Vai al sito dell’iniziativa per visionare i video e altri materiali del media kit.

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Alcuni numeri contenuti nel report: Obiettivo 90% di raccolta e DRS, una strategia per un settore delle bevande più circolare

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